Si è conclusa ieri, domenica 21 ottobre a Casale Monferrato, la seconda edizione di ITACA Monferrato, dieci giorni di appuntamenti inseriti nel decimo festival nazionale ITACA – migranti e viaggiatori, unico in Italia a occuparsi di turismo responsabile e innovazione turistica.
Gli eventi tra le province di Asti e Alessandria, sono stati molteplici e diversificati (dall’arte all’enogastronomia, dalla natura e al paesaggio fino agli eventi dedicati alle famiglie, ai bambini e a quelli con protagonisti storia, musica e teatro) sotto la regia di Ca’Mon, progetto culturale di aggregazione di risorse umane e qualità, finalizzato a sostenere la crescita del territorio, sviluppatosi dall’associazione “La Confraternita degli Stolti”.
ITACA Monferrato non è stato solo grandi ospiti (Pier Carlo Grimaldi, Luca Mercalli, Raffaele Guariniello, Donato Lanati, Massimo Vacchetta e Gad Lerner) ma, soprattutto, l’occasione di lavorare assieme per enti, associazioni, scuole, operatori turistici, aziende agricole, artigiani e semplici “monferrini” riuniti in un solo, coeso, NOI: il Monferrato.
La giornata conclusiva del Festival non ha fatto che confermare il successo della manifestazione con una grandissima partecipazione di pubblico. La diversificazione degli eventi ha dimostrato come il turismo responsabile abbia diverse accezioni, come si possa sposare l’appuntamento più culturale con quello più goliardico e ricreativo. Il Castello di Casale Monferrato ha creato una cornice perfetta per gli appuntamenti di domenica ma così è stato per tutti gli altri capitoli di quella che è stata, e continuerà a essere, una bellissima storia. Sicuramente, l’obiettivo principale della manifestazione, la creazione di un NOI unito alla valorizzazione del territorio del Monferrato, è stato raggiunto.
«Siamo molto soddisfatti – spiegano gli organizzatori – perché molti appuntamenti hanno avuto un successo superiore alle nostre aspettative nonostante si svolgessero talvolta in orari insoliti e in giorni feriali». In particolare è stato bellissimo il coinvolgimento dei giovani e del mondo della scuola: «Certamente stimolati dagli insegnanti, moltissimi ragazzi hanno volontariamente scelto di partecipare agli eventi e all’organizzazione degli stessi».
Relativamente al pubblico, il Festival ha richiamato, grazie alla validità della sua offerta, sia visitatori stranieri, in particolare francesi, sia dalle zone più vicine del Nord-Ovest, come il milanese e il torinese ma anche dalle Langhe.
Ca’Mon e La Confraternita degli Stolti sono però già pronti a guardare al futuro, alla terza edizione di ITACA Monferrato: «Si può fare di più e anche meglio. Dobbiamo fare ancora più squadra tra noi, magari organizzando appuntamenti in cui diverse realtà possano collaborare tra di loro e dobbiamo farlo con molto anticipo, in modo da definire i programmi con ancora maggiore preavviso. È necessario che tutti gli operatori in campo nel Monferrato si conoscano meglio tra loro, rendendo ancora più efficace verso l’esterno il loro grande amore, la loro passione e il loro impegno».