Ambiente

Assegnato il “Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno” ai soci della Cartiera Pirinoli di Roccavione

È stato assegnato ai soci della cartiera Pirinoli di Roccavione (CN) il Premio “Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno”, alla sua tredicesima edizione.

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La cerimonia di consegna del Premio si è tenuta venerdì 6 dicembre, a Casale Monferrato (AL), la città piemontese teatro da alcuni anni dell’importante riconoscimento. Promosso da Legambiente e dalla rivista La Nuova Ecologia insieme al Comitato organizzatore composto da esponenti di diverse associazioni di Casale Monferrato (Avis, Afeva, CAI-Club Alpino Italiano, Scout Agesci, Auser, Equazione, Confraternita degli Stolti, Il Picchio, L’Albero di Valentina, Monferrato Oltre, Legambiente Casale Monferrato, con Comune di Casale Monferrato e Ente di gestione delle Aree Protette del Po vercellese-alessandrino), il Premio (che quest’anno ha raccolto quasi 6.000 preferenze da tutta Italia) punta a valorizzare persone impegnate per il benessere della comunità, la diffusione del messaggio ambientale, l’innovazione d’impresa, la salvaguardia del territorio. Dal 2012 è intitolato a Luisa Minazzi, morta nel 2010 di mesotelioma, a soli 57 anni, dopo una vita spesa in trincea a difesa dell’ambiente come direttrice didattica, attivista e amministratrice comunale. 

La favola bella della cartiera, che ha visto i dipendenti salvare l’azienda dalla chiusura e renderla un modello di economia circolare, ha conquistato il pubblico. 

La  Pirinoli produce carta per imballaggi dal 1872, all’inizio del 2000 è tra le prime dieci in Europa. Ma nel 2012 la nuova proprietà non ottiene i ritorni sperati, licenzia i 154 lavoratori e dichiara fallimento. Alcuni dipendenti però non ci stanno. E decidono, dopo un lungo presidio, di rilevare l’azienda tramite una cooperativa orientandola verso l’economia circolare. Così nel 2015 la produzione riprende con performance encomiabili: l’acqua si recupera per il 95% dal ciclo produttivo, l’elettricità deriva da un impianto di cogenerazione che immette in rete 24.000 KW al giorno, il 100% dei fanghi di depurazione si riutilizza, oltre l’80% delle fibre proviene dalla differenziata. E il fatturato raggiunge i 36 milioni. 

Questo riconoscimento – commenta Silvano Carletto, presidente della cooperativa onora un percorso lungo e complesso, che ci ha permesso di recuperare un posto di lavoro e quindi di guardare al futuro con fiducia. In più lo facciamo nel nome dell’ambiente, perché il nostro processo parte dalle raccolte differenziate cittadine e dà nuova vita alla carta”.

Accanto alla Cartiera Pirinoli erano candidati anche Margherita Eufemi, docente presso il Dipartimento di Scienze Biochimiche della Sapienza di Roma, che ha studiato con il suo gruppo di ricerca i rischi di neoplasie nella valle del Sacco, in Ciociaria, collegati al Lindano, un insetticida da anni bandito; Spazio C.a.s.a., che a Frontignano di Ussita, zona terremotata nel cuore del Parco dei Monti Sibillini, ha dato vita ad una residenza creativa che punta a ricostruire le radici identitarie; Agitu Ideo Gudeta, che dalla natia Etiopia, dove ha affrontato una battaglia contro il land grabbing rischiando l’arresto, è giunta in Trentino e ha fondato una azienda agricola dove alleva, nonostante le difficoltà, splendide capre Mochena altrimenti destinate all’estinzione; Gerlando Iorio, che come incaricato del Ministro dell’Interno sta operando per contrastare i roghi dei rifiuti in Campania; Stefano Liberti, giornalista d’inchiesta e documentarista che con i suoi lavori lotta per risvegliare la consapevolezza dei cittadini; Franco Lorenzoni, pedagogista ed insegnante che con la Casa laboratorio di Cenci, da lui fondata, ha creato un modello educativo centrato sul dialogo fra le generazioni; Paola Francesca Rivaro, “la signora dei ghiacci”, che combatte in difesa del clima grazie anche alla ricerca compiuta in otto diverse spedizioni in Antartide, nel Mare di Ross.

Ognuno di loro, nel corso dell’intervista corale condotta dalla giornalista Marina Maffei, ha avuto modo di raccontare la propria esperienza, mostrando al pubblico che non occorre sempre essere super eroi per conseguire risultati straordinari, ma che è importante tenere la barra dritta, in nome di valori come la giustizia, l’etica, il coraggio. In una parola, la virtù civica.

Luisa Minazzi ne è stata un esempio mirabile – spiegano Marco Fratoddi e Vittorio Giordano, coordinatori della manifestazione – e lo dimostra il fatto che nel suo ricordo sono nati tanti germogli positivi. Per questo abbiamo voluto raccontare la virtù civica anche in un Festival: questi sei giorni sono stati densi di appuntamenti, con ospiti che abbiamo fortemente voluto per il loro vissuto e la loro esperienza umana e professionale, e siamo felici che la partecipazione da parte del pubblico sia stata così buona. Per noi i finalisti del Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’Anno, selezionati sulla base delle segnalazioni inviate dalla Giuria preliminare, sono quindi tutti vincitori, perché ognuno di loro racconta l’Italia migliore, quella che non ha paura di cambiare e di impegnarsi, perché sa che la posta in palio è la più importante: il futuro”. 

Lo hanno compreso bene i ragazzi”, aggiungono Fratoddi e Giordano. “Circa cinquanta di loro, provenienti dagli istituti superiori cittadini Balbo, Leardi e Sobrero, hanno accolto il nostro invito e nelle scorse settimane sono diventati testimoni del Premio presso i loro coetanei. Oggi abbiamo voluto consegnare loro un attestato per riconoscere il grande lavoro di promozione che hanno fatto”.

La cerimonia di premiazione, con assegnazione di riconoscimenti a tutti i partecipanti, è stata aperta dai saluti istituzionali del Comune di Casale Monferrato, nella persona dell’assessore Maria Teresa Lombardi, e di Francesco Bove, presidente dell’Ente di gestione delle Aree protette del Po vercellese-alessandrino, e ha visto anche il saluto in video del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, che fu tra i protagonisti dell’edizione 2015 del Premio per l’impegno profuso sul fronte dello smaltimento illecito dei rifiuti in Campania. Costa in particolare ha sottolineato l’importanza di “riconoscersi vincitori nella tutela dell’ambiente”.

Tra i numerosi ospiti intervenuti, Barbara Meggetto della Segreteria nazionale di Legambiente, il direttore di La Nuova Ecologia Francesco Loiacono, Giulio e Marco Minazzi, il referente di Legambiente Casale Monferrato e coordinatore del Comitato organizzatore Vittorio Giordano, il giornalista e direttore del Festival della virtù civica Marco Fratoddi.

Il Festival della Virtù Civica si conclude nel miglior modo possibile. I momenti di condivisione con la comunità sono stati tanti ed emozionanti. Ringraziamo la grande disponibilità delle famiglie casalesi che hanno aperto le porte delle loro case e tutti coloro che in questi mesi hanno lavorato per costruire questa straordinaria settimana”.

Il Festival è ideato ed organizzato dall’Associazione Amici di Luisa con la collaborazione del Comune di Casale Monferrato e dell’Ente di gestione delle aree protette del Po vercellese-alessandrino (nel seguito, Parco del Po). È realizzato grazie al contributo del maggior sostenitore Weleda, il gruppo che produce cosmetici naturali olistici e rimedi omeopatici e antroposofici che sin dalla sua fondazione ha posto grande attenzione alla responsabilità sociale, ambientale ed economica. Contribuiscono anche Consorzio Casalese Rifiuti, Avis, Afeva, Monferrato Oltre, Zaffiro Serramenti. Partecipano e supportano inoltre la manifestazione CAI-Club Alpino Italiano, Scout Agesci, Auser, Equazione, Confraternita degli Stolti, Il Picchio, Labsus, L’albero di Valentina, Legambiente, e, in qualità di media partner, Il Monferrato, La Nuova Ecologia, Sapereambiente e Tuttogreen de La Stampa. 

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