Emergenza Coronavirus

Il momento è delicato. Coronavirus: alcune norme

Questo è il primo di una serie di articoli a cura di Elena Paiuzzi, psicologa a indirizzo Cognitivo Comportamentale, abilitata in EMDR. Ha una formazione specifica in psicotraumatologia, affronta abitualmente problematiche legate all’ansia, alla depressione e ai consueti disturbi psicopatologici con bambini, adolescenti e adulti. 


Ora è tutto surreale e assurdo, è vero, un po’ come lo era quella celebre raccolta di racconti di Ammaniti: “Il momento è delicato”. Il momento è delicato e, appunto per questo, può essere utile seguire qualche piccolo accorgimento nella quotidianità per allentare la tensione.

L’esposizione continua alle notizie diffuse da tutti i canali alimenta solo lo stato d’allerta e la paura. Perciò scegli uno/due momenti al giorno per informarti e consulta solo le fonti istituzionali (Ministero della salute) senza abusarne.

È vero, non puoi mantenere le consuete abitudini, ma il tuo scopo deve essere comunque una buona qualità della vita: datti degli obiettivi, fai ciò che ti fa stare bene (attività sportiva in casa, cucina, lavori domestici, film, musica), certo, sempre nel rispetto delle indicazioni in tema di sicurezza consigliate dal Ministero della Salute.

Gli amici sono una rete fondamentale nei momenti difficili, perciò cerca di mantenere i contatti attraverso i social o le videochiamate.

Potresti sentirti in difficoltà nel concentrarti o nel prendere decisioni: non preoccuparti, è una normale conseguenza dello stress. Parlare delle tue emozioni potrebbe aiutarti a sentirti meglio.

Il sonno deve essere sempre preservato, anche se al mattino non c’è scuola o non devi andare al lavoro, mantieni delle abitudini regolari.

È vero, a volte non è facile controllare i pensieri negativi a proposito della situazione attuale, ma puoi provare comunque a interrompere le loro ripercussioni dedicandoti ad attività pratiche o cercando di instaurare un pensiero positivo.

Il momento è delicato, certo, proprio per questa ragione non devi considerare un supporto psicologico un bene accessorio.

Il momento è delicato e forse ora lo siamo un po’ anche tutti noi, ma concederci un aiuto ci può rendere meno vulnerabili.


Articolo a cura di:

Elena Paiuzzi

Psicologa-psicoterapeuta cognitivo comportamentale e EMDR

www.psicologa-alessandria.it


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