Attualità, Emergenza Coronavirus

Fiva-Confcommercio: “I mercati alimentari sono una risorsa per i cittadini e per la comunità, anche in questo momento di emergenza. Preservando la sicurezza di tutti, vanno riaperti”

“Da sempre i mercati costituiscono, per territori e cittadini, una risorsa importante, proponendo una offerta diversificata e di qualità a prezzi più contenuti rispetto ad altri competitor. Per questo, anche e forse soprattutto in un momento di grande difficoltà economica, come quello che stiamo attraversando, possono essere una risposta importantissima per le famiglie meno abbienti e per quelle che non hanno la possibilità di spostarsi per fare la spesa – afferma Stefano Zoccola, presidente di Fiva, l’associazione aderente a Ascom-Confcommercio della provincia di Alessandria che rappresenta gli imprenditori ambulanti -. Inoltre, in una fase particolarmente delicata come quella che stiamo vivendo,  i mercati – ovviamente attrezzandosi per rispettare scrupolosamente tutte le disposizioni igienico-sanitarie previste per il contenimento dell’epidemia (quali, ad esempio, il rispetto delle distanze di sicurezza, l’utilizzo dei necessari Dpi, il contingentamento del numero di clienti che si avvicinano al proprio banco, etc) – sono, così come i piccoli negozi di vicinato, uno strumento importante anche per evitare le code che alle volte si creano davanti alle grandi strutture di vendita, come supermercati e ipermercati e per permettere un approvvigionamento di prossimità, senza costringere le persone a grandi spostamenti. Ecco perché – conclude Stefano Zoccola – in presenza di una normativa nazionale che consente i mercati alimentari e di una regionale che affida ai singoli Comuni la possibilità di autorizzarli o disporne la chiusura, in base alla possibilità o meno di garantire il controllo del rispetto delle misure anti-contagio, chiediamo ai Sindaci dei Comuni della provincia di Alessandria di attivarsi per garantire, in ogni caso dove sia possibile, il regolare svolgimento dei mercati alimentari. Anche per salvare un settore che, come molti altri, ha perso più del 90% del proprio fatturato”.

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