Nelle giornate di martedì 21 e giovedì 23 aprile 2020, la FIPAV Piemonte ha indetto due video-conferenze alle quali hanno preso parte i rappresentati delle società di pallavolo (maschili e femminili) iscritte ai campionati regionali di serie C e serie D. Si è trattato di un primo incontro dove il presidente Ezio Ferro ha voluto fare una sorta di punto della situazione. Si è parlato delle iscrizioni (ci sarà tempo fino a fine agosto), di tasse gara da restituire e da stabilire per i prossimi campionati. Si è ribadito il fatto di aver chiuso la stagione senza vinti e vincitori, ma siccome le difficoltà saranno tante (e speriamo riguardino pochissime società), il punto interrogativo maggiore è relativo ai club che potranno iscriversi alle varie categorie. A partire dalla B1 potrebbe innescarsi una serie di rinunce che inevitabilmente ridisegnerebbe i tornei di B2, C, D e Prima Divisione. Una delle priorità è quindi stilare una graduatoria alla quale attingere per completare tutte le categorie.
La video-conferenza non ha detto nulla di definitivo, ma è servita per mettere sul tavolo tutte le problematiche delle società piemontesi di pallavolo. “Sostanzialmente i dubbi rimangono – commenta Gabriele Vizio, presidente Euromac Mix EVO – perché la crisi inevitabilmente colpirà tutto il sistema. Ci sono state delle richieste messe in atto dai vertici nazionali e mi auguro vengano ascoltate dal Governo, senza escludere la base del movimento. Non vorrei ci fossero tesserati di serie A e di serie B. Senza il lavoro delle piccole società, tutto il castello cadrebbe inesorabilmente. E’ difficile prevedere cosa accadrà. Si è parlato di agevolazioni sulle tasse da pagare, di restituzione dei contributi versati per un finale di campionato che non si è mai potuto disputare. Qualcuno ha avanzato soluzioni che sulla carta sono ottime, ma che nella realtà restano di difficile applicazione perché (a differenza di 20 anni fa) ci sono persone che hanno fatto del volley il loro lavoro e che vanno comunque retribuite. Nessuno ha parlato del fatto che le società sono partite IVA e che meriterebbero un trattamento adeguato all’emergenza che stiamo vivendo. E’ stato un primo incontro e sicuramente ne verranno altri”.
“Ho seguito la conferenza in rappresentanza delle nostre squadre maschili – commenta Mauro Bernagozzi, presidente Alessandria Volley – ed anche per i ragazzi si prospetta una stagione ricca di incertezze. Innanzitutto non è stata fissata alcuna data ufficiale per tornare ad allenarsi e per giocare le partite. Molte palestre solo legate agli istituti scolastici e di conseguenza si dovranno attendere le direttive del Governo in relazione alla riapertura delle scuole. Occorrerà seguire il protocollo di sicurezza che verrà stilato in previsione del ritorno alle attività sportive e anche questo sarà argomento legato ai costi dei club. In palestre dove ci si allenava in cento, probabilmente si dovrà ridurre i numeri, scaglionando con attenzione e cognizione di causa. Impossibile ad oggi prevedere come ripartirà il movimento, perché si tratta di affrontare problematiche legate ad una situazione in progressivo divenire”. A proposito di ripartenze, il Progetto EVO Volley proseguirà? “L’intenzione è quella di continuare. Proveremo ad incrementare le basi, organizzandoci in modo ancor più capillare e produttivo. Siamo in contatto tra di noi e nelle prossime settimane vedremo di mettere a punto una strategia comune, che ci consenta di farci trovare pronti. L’intesa di massima tra le società del Progetto EVO non è mai mancata. In momenti di emergenza come questo, unire le forze sarà oltremodo fondamentale”.
Silvia Debenedetti, dirigente responsabile EVO Tre Colli Gavi, ha seguito la video-conferenza per la serie D: “L’impressione è che la FIPAV si sia attivata alla grande. C’è voglia di risolvere i problemi, di trovare le soluzioni e di aiutare chi è in difficoltà. Il presidente Ferro ha tracciato delle linee da seguire, ha dato preziosi consigli; resteremo in contatto tramite altri incontri (con cadenza bisettimanale) sulla piattaforma ZOOM. L’impegno è quello di cercare diverse idee, che portino ad una collettiva soddisfazione. Gli argomenti sono molteplici. Dalle problematiche economiche a quelle tecnico-logistiche. Dai corsi per gli allenatori alla formazione di squadre che rappresentino il più possibile il proprio territorio. Ci sono dei fondi ai quali attingere in caso di emergenza, ma stiamo aspettando le direttive governative, per agire con coerenza e in maniera organizzata. Ci siamo trovati in una situazione molto difficile, ma nessuno ha intenzione di arrendersi. Al momento non si conoscono le date di inizio e fine della prossima stagione, ma la sensazione è che si voglia combattere, tutti insieme, per raggiungere gli obiettivi e superare le difficoltà”.