Cultura

La nuova mostra al Castello del Monferrato – Costanzo Rovati: Prima-Durante-Dopo

Titolo mostra: Costanzo Rovati. Prima-Durante-Dopo
Sede: Castello del Monferrato, Sale Chagall, Casale Monferrato (AL)
Data: 3 ottobre – 8 novembre 2020
Orari di apertura: sabato e domenica 10,00 / 13,00 e 15,00 / 19,00
Apertura ufficiale: sabato 3 ottobre ore 18,00
Curatela e Testo critico: Anselmo Villata
Patrocini: Comune di Casale Monferrato; Inac – Istituto Nazionale d’Arte Contemporanea
Opere: opere pittoriche e scultoree recenti e opere del Fondo Rovati dell’Inac
Volume: Verso l’Arte Edizioni, cm 21×29, 96 pagine a colori, contenente le foto delle opere esposte, il testo critico di Anselmo Villata, le introduzioni istituzionali, la biografia dell’artista

Prosegue la collaborazione dell’Inac, Istituto Nazionale d’Arte Contemporanea, con il Comune di Casale Monferrato: questa volta si è lavorato insieme nella progettazione, promozione, realizzazione della mostra dedicata a Costanzo Rovati.

Il titolo della mostra è “Costanzo Rovati. Prima-Durante-Dopo”, è realizzata a cura di Anselmo Villata, Presidente dello stesso Inac e sarà allestita dal 3 ottobre all’8 novembre prossimi nelle Sale del Secondo piano del Castello del Monferrato.

«Dopo l’apprezzata esposizione delle opere di Maurizio Roasio – ha ricordato l’assessore alla Cultura, Gigliola Fracchia –, la proficua collaborazione con l’Inac e Anselmo Villata, ci darà la possibilità di proporre una nuova mostra di altissima qualità. Per un mese le suggestive sale del Castello del Monferrato, infatti, ospiteranno l’arte di Costanzo Rovati: un altro intrigante esempio di utilizzo di materiali differenti per un viaggio tra le variegate forme di espressione artistica».

Le opere esposte sono in parte recenti accanto al nucleo appartenente al Fondo Rovati dell’Inac, esposto al completo per la prima volta e donate dall’artista nel 2015.

Un interesse particolare lo destano le opere recenti, scaturite da riflessioni su momenti determinati dell’esistenza umana che a volte cambiano il consueto modus vivendi, che diventano per ognuno punti fermi e che generano, appunto, un prima, un durante, un dopo. Tema sviluppato su riflessioni di varia natura nel testo critico di Anselmo Villata, in catalogo, ma anche dell’artista stesso che ha infuso nelle sue realizzazioni i sentimenti originati da esperienze recenti e che saranno una testimonianza per le generazioni future.

Nella sua lunga e intensa attività artistica, Rovati si è sempre rivelato molto attento e legato all’attualità, pur mantenendo fede alla storia e le sue opere parlano di natura, di sentimenti, di quotidianità, di costume. Argomenti che traspaiono dalla sua iconografia, ma anche dai materiali impiegati nella realizzazione delle opere che non escludono i più recenti ritrovati e vengono persino utilizzati oggetti dismessi da altre funzioni precedenti. Dalla bottiglia di plastica ai tappi, a brandelli di tessuti o nylon, a ceppi abbandonati, tutto nelle sue mani si nobilita e diventa arte, dopo essere stato, magari, sottoposto alla forza del fuoco che ne facilita la modellazione.

Costanzo Rovati è di origine milanese, vive e lavora nel pavese, ma ha viaggiato molto e lavorato ovunque si trovasse. Per esempio, nell’isola di Mayreau ha lavorato per diverso tempo e ha istituito una scuola d’arte per i ragazzi del posto. Qui, gli è stato dedicato un museo, chiamato con il suo nome “Costanzo Rovati” e dove sono conservate numerose sue opere.

Inoltre, in ogni località ha sempre trovato non solo ispirazione, ma anche materiali inconsueti come conchiglie, sassolini, sabbie particolari che, frantumati sono diventati i pigmenti, spesso con colori propri, delle sue opere. Oppure pietre di varia natura che, incise o modellate, sono diventate le sue sculture.

La mostra è corredata da un libro edito per l’occasione da Verso l’Arte Edizioni, 96 pagine a colori, cm 21×29, introdotto dai saluti istituzionali e contente le fotografie delle opere esposte, il testo critico di Anselmo Villata, la biografia dell’artista.

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