Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, desidera ricordare che il 17 novembre si celebra la Giornata Mondiale dei Prematuri (World Prematurity Day), evento riconosciuto dal Parlamento Europeo e istituita per richiamare l’attenzione sui temi riguardanti la prematurità.
Si definisce prematuro un parto il cui travaglio ha luogo tra la 22ª settimana e la 37ª settimana completa di gestazione (Un neonato nato tra la 37ª e la 42ª settimana è considerato a termine).
L’incompleto sviluppo di organi ed apparati può comportare seri problemi di adattamento alla vita extra-uterina. I neonati pretermine hanno, infatti, un rischio di mortalità nel primo anno di vita ben più elevato di quelli a termine.
Uno dei rischi maggiori dei nati pretermine è la cosiddetta malattia respiratoria del neonato pretermine, anche nota come respiratory distress sindrome (RDS) o malattia da membrane ialine polmonari. In particolare, i polmoni del pretermine non sono ancora in grado di produrre il surfattante (SRF), sostanza fondamentale per il corretto svolgimento della respirazione.
Nel 2010, il Senato ha riconosciuto la “Carta dei diritti del bambino nato prematuro” che:
- all’art. 4 chiarisce “Il neonato prematuro ha diritto al contatto immediato e continuo con la propria famiglia, dalla quale deve essere accudito. A tal fine nel percorso assistenziale deve essere sostenuta la presenza attiva del genitore accanto al bambino, evitando ogni dispersione tra i componenti il nucleo familiare”
- all’art. 10 specifica “Ogni famiglia di neonato prematuro ha il diritto di vedere soddisfatti i propri speciali bisogni anche attraverso la collaborazione tra Istituzioni ed Enti appartenenti al Terzo Settore”
In sintesi, da un lato, si afferma che il neonato prematuro ha diritto al contatto continuo con la propria famiglia, non sostituibile con i servizi di baby-sitting o nursing; dall’altro, che ogni famiglia ha diritto di vedere soddisfatti i propri speciali bisogni.
Considerati i rischi gravi e irreparabili che corrono i neonati prematuri, in particolare nei primi due anni di vita, aggravati -con ogni evidenza – nel presente periodo emergenziale per via del Coronavirus che -come risaputo- attacca le vie respiratorie, il CNDDU invita tutte le istituzioni competenti, ivi incluse il Ministero della Salute, il Ministero dell’Istruzione, il Ministero della pubblica amministrazione, il Ministero del Lavoro ad una piena collaborazione e, quindi a riconoscere ope legis (in considerazione della sola accertata prematurità) un congedo straordinario retribuito per l’intero periodo emergenziale a tutti i genitori dei nati prematuri fino ai primi due anni di vita del bambino.
Il CNDDU chiede, inoltre, a tutte le associazioni del terzo settore di unirsi alla presente richiesta manifestando sul proprio sito ovvero con mail indirizzata alle amministrazioni competenti l’adesione all’iniziativa.
Infine, ricorda che in molte città italiane vengono illuminati monumenti, fontane, palazzi di colore viola, colore ufficiale della Giornata Mondiale della Prematurità. Proponiamo a tutti i docenti, in particolare, quelli di Arte e Immagine, di proporre attività didattiche prediligendo l’uso del colore citato al fine di rammentare agli alunni il valore della presente giornata.
Prof. Romano Pesavento (Presidente)
Prof. Alessio Parente (Segretario Generale CNDDU)