“Quando le donne stanno bene tutto il mondo sta meglio” Amartya Sen
È trascorso un anno dall’inizio del lockdown, da quando la nostra provincia e l’Italia intera si sono fermate, restringendo tra le mura domestiche l’esistenza di tutti noi, anche delle donne a rischio violenza.
Dopo questi 365 giorni, trascorsi tra l’immobilismo esterno e un grandissimo lavoro nei nostri Centri Antiviolenza e nelle Case Rifugio, vogliamo tracciare un primo bilancio della nostra attività e dell’andamento della violenza di genere sul nostro territorio.
Come abbiamo spesso ricordato in questi mesi, anche con una campagna di comunicazione rivolta a quelle donne bloccate a casa con un uomo violento, me.dea non ha mai smesso di operare, ma nel mese di marzo lo spaesamento provocato da una situazione nuova e non prevedibile come il lockdown ha generato un calo di accessi ai nostri Centri del 31,6% rispetto allo stesso periodo del 2019, ma un aumento delle richieste di ospitalità nelle nostre Case Rifugio: nel solo mese di marzo sono stati inseriti 4 nuclei madre-bambino. Dal mese di aprile le richieste di aiuto sono tornate a crescere (+14% sul 2019) e a maggio la situazione si è stabilizzata, mantenendosi sui livelli del 2019, con un nuovo aumento nel mese di settembre (+1,4%).
La fase 2 dell’emergenza, iniziata a metà ottobre, ha introdotto una novità, tutt’ora in vigore, evidentemente necessaria per contenere il dilagare dei contagi, ma fortemente penalizzante: l’obbligo di svolgere i colloqui di sostegno unicamente a distanza, tramite telefono o sistemi di videoconferenza. Pur comprendendo le ragioni di salute e sicurezza pubblica alla base di tale disposizione, non possiamo non rilevare come questa situazione stia condizionando la decisione di molte donne di rivolgersi al Centro Antiviolenza. In attesa che vengano autorizzati nuovamente i colloqui in presenza, per ovviare alle difficoltà logistiche causate dalla nuova modalità di lavoro, l’associazione ha rivisto la propria organizzazione interna e si è dotata di nuovi strumenti digitali (pc e tablet) per consentire lo svolgimento in contemporanea di un numero maggiore di colloqui.
Al 31/12/2020 le richieste di aiuto pervenute ai Centri di Alessandria e Casale sono state 187, contro le 196 del 2019.
In termini assoluti, dunque, non si registrano scostamenti evidenti dalla media annua registrata dall’Aps (190 richieste), mentre appaiono significative le variazioni mensili, come evidenziato sopra e come è possibile constatare dal grafico che segue.
L’emergenza Covid-19, di fatto, non sembra aver fatto aumentare la violenza di genere, piuttosto ha messo in evidenza, anche da un punto di vista mediatico, un problema già ben radicato nella nostra società.
L’aumento di richieste di ospitalità presso le Case Rifugio può essere letto come l’acuirsi della violenza domestica in situazioni già note, ma rese più drammatiche dalla condizione di lockdown.
“L’emergenza Covid-19 ha reso il carico delle donne ancora più pesante – afferma la Responsabile dei servizi di ospitalità di me.dea Francesco Brancato. Sono state loro a occuparsi in modo prevalente delle attività familiari e della cura dei figli, dovendo rinunciare in molti casi al lavoro fuori casa e quindi all’autonomia. Il loro reinserimento lavorativo oggi appare una priorità per farle uscire dalla dipendenza economica che spesso imprigiona nella morsa della violenza domestica. Allo stesso modo, urge la messa a disposizione di alloggi a condizioni agevolate. Rivolgiamo a tutta la comunità un appello in tal senso, perché l’indipendenza economica e quella abitativa sono condizioni indispensabili per consentire alle donne di affrancarsi dalla violenza”.
Le prossime iniziative di me.dea
Sensibilizzare, fare cultura di genere, abbattere stereotipi.
Sono questi i fronti su cui me.dea intende impegnarsi nei prossimi mesi, a partire simbolicamente da questo 8 marzo, ritenendoli l’unica strada possibile per prevenire e contrastare la violenza di genere.
L’associazione ha in cantiere tre nuovi progetti.
- Anteprima Festival Fragole e Pomodori
Consapevoli che la violenza di genere è un problema sociale diffuso, me.dea ha pensato che un modo per contrastarlo possa essere quello di dare voce a una cultura condivisa, ideando il Festival Fragole e pomodori, che riunisce in sé sapere, valori, territorio e problematica sociale. L’evento si svolgerà nel 2022 ed è ancora in fase di organizzazione, ma compatibilmente con le restrizioni legate all’emergenza Coronavirus, è intenzione dell’associazione organizzare un’anteprima in estate ad Alessandria. Il nome della rassegna è un omaggio alle donne braccianti impiegate e sfruttate nel nostro mezzogiorno per la raccolta delle fragole e dei pomodori. Queste donne per lavorare subiscono diverse forme di violenza a cui si aggiunge anche quella sessuale ad opera dei padroni o dei supervisori: è significativo il fatto che nella provincia di Ragusa vengano praticati circa 8 aborti alla settimana. Per me.dea vale il principio che per ogni donna uccisa, violentata, offesa, siamo tutte parte lesa.
L’idea è di creare un filo rosso tra la provincia di Alessandria e Palermo, attraverso tre spettacoli teatrali e una cena, atto fisiologico ma dal grande valore simbolico perché il cibo è più di un alimento, è relazione, cultura, identità, impegno, cura. La rassegna vede la collaborazione tra me.dea e NIDODIRAGNO, casa di produzione e distribuzione di spettacoli musicali e teatrali, di Angelo Giacobbe, che ricoprirà il ruolo di direttore artistico del Festival.
- le cartoline dell’illustratrice Arkaura Margherita Lacqua
L’artista visionaria Arkaura Margherita Lacqua,(1) autrice delle carte Il Cammino dell’Alchimista e coautrice di Verso Uno, in occasione dell’Incontro Annuale Tende Rosse e Cerchi di Donne “Ricomincio da Me(Dea)” ha realizzato alcune cartoline illustrate con il personaggio mitologico di Medea e ha deciso di donarle all’associazione, come mezzo di raccolta fondi. Le tre immagini rappresentano donne misteriose e sole, in dialogo con la luna. Le carte sono disponibili presso l’associazione me.dea (offerta minima 3 euro).
Per informazioni: me.deacontroviolenza@gmail.com
- un cortometraggio per parlare agli uomini
Tre giovani filmmakers con la voglia di raccontare il mondo attraverso prospettive inusuali, diverse dall’approccio diretto tipico della comunicazione istituzionale. Nasce da qui l’idea di un cortometraggio che vuole parlare di violenza di genere soprattutto al mondo maschile, mostrando la visione distorta di un rapporto possessivo e le conseguenze di comportamenti prevaricatori e violenti. Lo realizzeranno Bruno Ugioli, Riccardo Menicatti e Stefano D’Antuono, amici e creatori della casa di produzione Fuoricampo Film.(2) Il progetto sarà finanziato nelle prossime settimane attraverso una campagna di crowdfunding e parte dei proventi raccolti verranno destinati all’associazione me.dea.
“Come non si è fermata l’attività istituzionale dei nostri Centri e delle Case Rifugio – dichiara la presidente Sarah Sclauzero – allo stesso modo, è proseguito il lavoro di prevenzione, sensibilizzazione e raccolta fondi, impegno che oggi confluisce nel rilancio della grande campagna di fundraising LIBERE TUTTE, che proponemmo a fine 2019 e che presto dovemmo interrompere a causa dell’emergenza Covid. L’obiettivo resta quello di raccogliere 50 mila euro entro la fine del 2021, per sostenere tutte le nostre attività.
Siamo felici di queste collaborazioni, che ci consentono di intercettare mondi a noi meno familiari, ma dal grande valore comunicativo, ringraziamo tutti i nostri partner per la sensibilità dimostrata e coloro che vorranno aderire a questi progetti”.
(1) Arkaura Margherita Lacqua da diversi anni conduce cerchi di donne e misti, meditazioni, workshop di arte sciamanica e pittura intuitiva, percorsi di consapevolezza, cerimonie e capanne sudatorie condividendo gli insegnamenti ricevuti da Donne e Uomini Medicina e le personali esperienze di cammino.
(2) Fuoricampo Film nasce nel 2011. Oggi ha consolidato una produzione variegata e di qualità, partecipando e aggiudicandosi premi in diversi festival cinematografici: il cortometraggio “Il contrario di vita” è entrato nella selezione ufficiale di Piemonte Movie gLocal Film Festival 2017, dove due anni più tardi “Whitexploitation” ha ricevuto la Menzione speciale al miglior cortometraggio. “Tutto il tempo che vogliamo” ha ricevuto lo stesso riconoscimento al concorso Corti di lunga vita 2019. “Mezze stagioni”, ultimo corto realizzato dal collettivo, è stato premiato con Menzione speciale e Premio alla colonna sonora all’ultimo Piemonte Movie gLocal Film Festival.
Le collaborazioni per l’8 marzo
“Grazie”, me.dea lo vuole dire oggi anche ad alcuni attori del territorio e non solo che, in occasione della Giornata Internazionale della donna, hanno messo in campo per l’associazione iniziative di sensibilizzazione e sostegno.
È il caso dei Lions Club International Distretto 108la2 e LIONS NEW VOICES che il 18 marzo alle ore 21.00 organizzano una serata divulgativa online sulle donne nell’arte. Per partecipare è richiesta una donazione minima di 10 euro per finanziare il loro service “Lo scrigno magico” a favore del sostegno psicologico per i bambini accolti insieme alle mamme nelle case rifugio gestite dall’associazione me.dea.
Il Comune di Novi Ligure propone un calendario di iniziative che spaziano da una mostra dedicata alla prima donna ufficiale della storia a un video racconto dedicato al lavoro di filatrice.
Prosegue, anche per quest’anno, la vendita dei Baci di Napoleone presso il Caffè dell’Angolo di Spinetta Marengo in una speciale confezione da 500 grammi: i famosi dolci della tradizione dolciaria alessandrina incontrano Giuditta, la figura ideata da me.dea come emblema di tutte le donne che lottano per uscire dalla violenza. L’offerta minima è di 18 euro e parte del ricavato sarà devoluta al Centro Antiviolenza.
L’Healing Painting è, invece, la proposta del Centro Il Riccio di Reggio Emilia, organizzazione che propone attività di formazione e meditazione e altre pratiche olistiche. L’Healing Painting, in particolare, è un metodo che racchiude in sè una meditazione attiva e creativa sui Chakra e l’uso dei colori o della scrittura. Questa sera alle ore 21 si potrà scoprire nel corso di un incontro on line. Per partecipare è richiesta una donazione minima di 20 euro in favore dell’associazione me.dea.
Infine, me.dea ha accolto positivamente l’impegno del Comune di Rosignano Monferrato di sottoscrivere la “Carta di Intenti contro il femminicidio” promossa dall’Associazione “La Città delle Donne Aps” di Torino in collaborazione con l’Ass “Magistrate Avvocati Giuristi Europee Donne” ed altre realtà associative nazionali. Il progetto vuole dare rilievo a una problematica purtroppo diffusa e contribuire alla sensibilizzazione di chi governa, affinché vengano adottate politiche di tutela per le donne.