Uno aveva denunciato lo smarrimento della carta di circolazione, che era invece scaduta, mentre l’altro circolava con il mezzo con documentazione irregolare
Due fratelli, entrambi residenti fuori regione, sono finiti nei guai con la giustizia denunciati in concorso per falso ideologico, smascherati grazie ad un’indagine svolta dalla Polizia Locale di Valenza, in stretta collaborazione con la Polizia Stradale di Valenza ed i Carabinieri di Milano.
Tutto è iniziato nell’ambito dei controlli eseguiti dalla Polizia Locale, coordinati dal Comandante Gianluigi Talento, per rilevare le irregolarità in materia di revisione e di copertura assicurativa dei veicoli. Gli agenti provvedevano, infatti, a fermare un veicolo che risultava con la revisione obbligatoria periodica scaduta.
Al conducente veniva richiesto di esibire la carta di circolazione e il certificato di copertura assicurativa. L’uomo, riguardo alla carta di circolazione, evidenziava che il documento era stato smarrito ed esibiva come prova della sua affermazione un permesso di circolazione provvisoria rilasciato dai Carabinieri di Milano, in seguito ad una denuncia di smarrimento della carta di circolazione presentata da suo fratello il 25 giugno scorso. La pattuglia della Polizia Locale, decidendo di andare a fondo della questione svolgeva degli approfonditi riscontri in collaborazione con la Sezione di Polizia Stradale di Valenza ed i Carabinieri di Milano, da cui risultava che il fratello del conducente era stato sorpreso il 3 gennaio del 2020 alla guida del mezzo in questione in autostrada, senza aver provveduto ad aggiornare la carta di circolazione del mezzo stesso, che aveva ereditato in quanto il precedente proprietario era defunto. E già allora, nel 2020, il veicolo era stato sottoposto a fermo e pertanto non avrebbe potuto circolare. Nell’occasione l’uomo, che poi aveva fatto denuncia di smarrimento, aveva affermato di avere perso il documento di circolazione. Di qui la duplice denuncia per falso ideologico ad entrambi