Il governo italiano, la Food and Agriculture Organization (FAO) e l’Ozone Secretariat convocheranno il 20 settembre un dialogo indipendente sulle catene del freddo sostenibili e sulla Dichiarazione di Roma: l’obiettivo è fornire catene del freddo efficienti e rispettose del clima per garantire cibo nutriente e sano per tutti.
Il Presidente di AREA, Marco Buoni, anche Segretario di ATF (Associazione Italiana dei Tecnici del Freddo) e Direttore Tecnico del Centro Studi Galileo, sarà presente per riportare il ruolo che il settore HVAC/R e la catena del freddo hanno e devono avere per garantire che la distribuzione alimentare avvenga sempre nel modo più efficiente e sostenibile possibile.
L’intervento del Presidente Buoni si intitolerà Progress at industry level, focusing on servicing sector trainings – the experience in the European Union.
AREA, l’Associazione Europea dei Tecnici della refrigerazione, del condizionamento dell’aria e delle pompe di calore (RACHP), è stata fondata nel 1989 e rappresenta 24 associazioni nazionali provenienti da 21 paesi, che a loro volta rappresentano 13.000 aziende e oltre 110.000 persone, con un fatturato annuo che si avvicina ai 23 miliardi di euro.
L’evento metterà in luce il ruolo fondamentale che, a livello mondiale, le catene del freddo sostenibili svolgono ogni giorno nel garantire la sicurezza alimentare, ridurre gli sprechi e le perdite alimentari e mitigare i cambiamenti climatici prevenendo l’esaurimento dello strato di ozono. Inoltre, mostrerà come il Protocollo di Montreal sulle sostanze che riducono lo strato di ozono, l’emendamento di Kigali e la Dichiarazione di Roma sullo sviluppo sostenibile della catena del freddo possono contribuire a sviluppare soluzioni tecnologiche e politiche per costruire nuove e sempre più efficienti catene del freddo sostenibili.
Nel 2011, la FAO ha stimato che circa un terzo di tutto il cibo prodotto a livello globale viene perso o sprecato ogni anno. Ciò equivale a una sbalorditiva perdita finanziaria, stimata in circa 940 miliardi di dollari, e crea emissioni di gas serra (GHG) pari a circa 4,4 gigatonnellate di CO2 equivalente all’anno, circa l’8% delle emissioni globali totali di gas serra.
Consegnare il cibo dall’azienda agricola al consumatore in modo sicuro richiede un adeguato ambiente a temperatura controllata. Le varie fasi che un prodotto alimentare refrigerato attraversa fino alla sua destinazione – collegando il prodotto raccolto con il suo consumatore previsto – sono indicate come la catena del freddo. Collegare produttori e consumatori in modo efficiente ed efficace non solo riduce gli sprechi alimentari, ma ha un impatto positivo sull’economia dei piccoli produttori, aprendo connessioni con nuovi mercati e aumentando le opportunità di guadagno.
Molti sistemi utilizzano refrigeranti ad alto GWP (Global Warming Potential) e hanno elevati consumi elettrici. Per mitigare i potenziali impatti del riscaldamento climatico del settore del raffreddamento, è necessario sviluppare nuovi sistemi sostenibili che utilizzino refrigeranti a basso o zero GWP e fonti di energia rinnovabili. Occorre inoltre prendere in considerazione approcci sistemici e rivoluzionari. Catene del freddo efficienti dal punto di vista energetico, rispettose dell’ozono e del clima, possono contribuire a garantire alimenti nutrienti e sani per tutti.
L’evento sarà realizzato con il supporto di Cool Coalition, Climate and Clean Air Coalition e UNEP OzonAction, e si svolgerà dalle 14.00 alle 17.00. Per iscriversi, è disponibile il link https://bit.ly/UN_FoodSystemSummit.
PROGRAMMA:
Sessione iniziale e note di apertura:
– Meg Seki, Ozone Secretariat (UNEP)
Keynotes:
– Ministero della Transizione Ecologica – Italia
– Dr Abdulla Naseer, Ministro aggiunto per l’ambiente, i cambiamenti climatici e la tecnologia, Maldive
Dialogo 1: A che punto siamo e quali sono le principali problematiche per realizzare catene del freddo sostenibili
– Toby Peters, the Birmingham University, UK
– Didier Coulomb, International Institute of Refrigeration
– World Farmer Organization association
– Miruza Mohamed, Ministro per l’ambiente, i cambiamenti climatici e la tecnologia, Maldives
– Patrick Mckinerney, Dipartimento per l’ambiente, Australia
– Philip Owen, Commissione Europea, EU
– Zitouni Ould-Dada, FAO
– Sheila Aggarwal-Khan, UNEP
Dialogue 2: Cosa bisogna fare e di quali soluzioni disponiamo?
Considerazioni del settore:
– Kevin Fay, Global Food Cold Chain Council
– Marco Buoni, Air-Conditioning and Refrigeration European Association (AREA)
– Tian Changqing, China Refrigeration and Air-Conditioning Industry Association
Affrontare le lacune nei dati:
– Hassan Mubarak, Consiglio Supremo per l’Ambiente, Bahrain
– Gilda Torres, Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile, Paraguay
Approcci politici integrati:
– India
– Juliet Kabera, Autorità di gestione ambientale, Rwanda
Trasferimento Tecnologico:
– Ole Nielsen, UNIDO
De-risking e ottimizzazione degli investimenti:
– Olivier Dubois, FAO
La Catena del Freddo per i Vaccini:
– Brian Hartley, Sustainable Energy for All
Sessione conclusiva:
Fornire catene del freddo sostenibili: dagli impegni all’azione, soluzioni sostenibili.
– Riassunto del meeting
– Note conclusive: Italia e Rwanda