Grande successo di pubblico al Camagna Classic Festival. Venerdì 10 settembre nella chiesa di Sant’Eusebio di Camagna Monferrato, è andato in scena lo spettacolo “La dolcezza ancor dentro mi suona”. Il titolo è un verso tratto dal secondo canto del Purgatorio, il canto di Casella, perché la musica è, in questo spettacolo, accompagnamento e suggestione, è colore del tramonto e l’acqua del lago ma soprattutto le tante sfaccettature di un Amore, quello di Dante, struggente, totalizzante e non corrisposto.
Le scelte musicali hanno spaziato dal repertorio settecentesco a brani contemporanei fino a composizioni originali del noto compositore e interprete veronese Giannantonio Mutto.
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La performance ha ripercorso con la danza e i versi danteschi, i momenti salienti della “Vita Nova”, ha celebrato Bice Portinari ma, al Poeta innamorato, ha visto regalare un lieto fine. In questa notte di mezza estate, la fiaba vuole che l’amore del Poeta sia corrisposto, che riceva il bacio tanto agognato e ritrovi il sorriso e la voce della sua Beatrice. Da sempre la tradizione vuole che il profilo del monte all’orizzonte, che rende tanto suggestivo il versante orientale del Lago di Garda, prenda il nome di “Naso di Napoleone” ma, Elisa Cipriani, autrice della fiaba, ha da sempre osservato all’orizzonte un volto di uomo e uno di donna: Dante e Beatrice, scolpiti nella roccia, uniti per l’eternità.
Lo spettacolo, in forma di atto unico della durata di poco più di un’ora, nasce da un’idea di Elisa Cipriani. In scena: Giannantonio Mutto, interprete al piano e curatore degli arrangiamenti musicali, Leonardo Sapere primo violoncello dei Virtuosi Italiani, Elisa Cipriani e Luca Condello ballerini solisti e coreografi della Fondazione Arena di Verona, Massimo Totola attore e regista veronese, voce narrante. Costumi di Francesca Mazzi, Testo di Dante Alighieri (La Vita Nova e Paradiso XXXIII, v.145) ed Elisa Cipriani.