Una speciale puntata di Agorà CDR Live è stata realizzata in settimana nel giardino della Residenza Giumelli, con il coinvolgimento degli ospiti della RA e di una rappresentanza dell’associazione ANDOS (Katia Basile e Ottavia Maria Morana). Ospite di eccezione il dott. Vittorio Fusco, medico oncologo, dirigente presso l’Azienda Ospedaliera di Alessandria, che affianca alle stimate capacità medico-scientifiche le apprezzate doti di straordinaria umanità e umiltà. Il dottor Fusco ama definirsi “ambasciatore dello Yoga della Risata”; da diversi anni, infatti, divulga i benefici di questa pratica, nata a Mumbai in India nel 1995 per opera del medico Madam Kataria, consistente nel compiere risate liberatorie indotte, propiziate da una serie di esercizi di movimenti e respirazione specifici ma semplici, con l’obiettivo primario di conseguire la gioia, aumentare il benessere interiore e alleviare lo stress.
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L’oncologo, che spesso partecipa a workshop e seminari sul tema, ha animato l’incontro con simpatia e allegria, con la preziosa e fattiva collaborazione di Maura Como ed Elisa Bussolo, “Leaders” di Yoga della Risata, che hanno saputo coinvolgere magistralmente i partecipanti con una serie di esercizi dai nomi evocativi: prima un figurato volo “Nel blu dipinto di blu” per sentirsi più leggeri dalle preoccupazioni, poi una “Risata spintanea” con cui entrare nel tema acquisendo energia, e poi una vigorosa pulizia della mente dai pensieri tristi con il “filo intermentale”; qualche carezza sul viso con la “crema della risata” e tanta gratitudine donata reciprocamente con sguardi e gesti espressivi ( per mantenere la distanza di sicurezza), hanno insegnato ai presenti che comunque e nonostante le difficoltà, le malattie, i problemi si può e si deve sorridere, traendo forza tutti insieme nel coro “tutto bene tutto bene yeah!”.
Per l’occasione è stato inventato ad hoc un esercizio, dedicato ai Krumiri Rossi (la signora Anna Portinaro sponsor di dolcezza e bontà) e denominato “dopo la mistica la mastica!”. Una dolce conclusione di un pomeriggio di tante e buone (perché fanno bene a corpo e animo) risate.
L’esperienza verrà ripetuta e proposta da Ospitalità CDR come attività non solo per gli ospiti e il personale, ma aperta anche ad altre realtà, perché “ridere fa buon sangue” e bisogna “ridere nonostante tutto”. Parola di RSA!