IT.A.CÀ MONFERRATO dà appuntamento al 2022 e nell’attesa ricorda al pubblico l’appuntamento del Festival OFF in programma domenica 17 ottobre
«Una grande festa, che ci ha fatto divertire, riflettere, immaginare e gettare ponti per il futuro». È positivo il bilancio della tappa Monferrato dell’evento nazionale IT.A.CÀ Migranti e Viaggiatori Festival del Turismo Responsabile, alla tredicesima edizione nazionale e primo e unico festival in Italia che si occupa di turismo responsabile e innovazione turistica.
Obiettivo di IT.A.CÀ MONFERRATO è esplorare e valorizzare le caratteristiche del territorio come presupposti per sviluppare un turismo responsabile che mette al centro etica e ambiente. Un obiettivo centrato attraverso la serie di appuntamenti che hanno dato vita alla quinta edizione della tappa, che si è svolta da venerdì 8 a domenica 10, con una riuscita anteprima domenica 3 ottobre. I numerosi partecipanti attraverso di essi hanno quindi potuto vivere intensamente ed in prima persona la città di Casale Monferrato ed il territorio circostante, culla di storia, tradizioni, cultura ed enogastronomia.
Filo conduttore degli eventi della tappa è stato il tema guida nazionale Diritto di respirare, intorno al quale è stato costruito un racconto che ha visto protagonisti il bosco, il fiume Po e l’archeologia industriale.
«Sono tre peculiarità che caratterizzano fortemente il nostro territorio rendendolo attrattivo – spiegano dal coordinamento di IT.A.CÀ MONFERRATO –. Per questo abbiamo voluto metterle al centro di questo percorso. Da un lato per far acquisire maggiore consapevolezza alle persone che lo vivono, dall’altro per provare a immaginare, sulla scorta di esperienze anche vissute in altri territori, lo sviluppo di un turismo responsabile e sostenibile che parta da ciò che ci connota in modo profondo e unico».
Un confronto che è stato al centro degli incontri del “Giardino delle parole”, i quali hanno visto interventi di relatori di rilievo che hanno aperto a riflessioni su tematiche importanti come: la vicenda Eternit attraverso la presentazione del libro della giornalista Giulia Di Leo; il “respiro del bosco, il respiro dell’uomo”, affrontato da ARPA Piemonte ed Ente di Gestione delle Aree Protette del Po piemontese; la valorizzazione dei resti di archeologia industriale legata all’estrazione e lavorazione della marna da cemento come volano e motore di una proposta di turismo responsabile attraverso una narrazione che coniuga vicende umane, economiche e sociali.
Gli altri eventi sono stati pensati per far vivere direttamente la bellezza e le potenzialità del territorio.
Gli appuntamenti al Castello di San Giorgio Monferrato, visitabile dal pubblico, hanno richiamato l’attenzione sul paesaggio e sulla possibilità di viverlo in maniera piena, anche attraverso pratiche come la meditazione, lo yoga ed il Qi Gong. In mostra al Castello anche “Io tra gli alberi – Tra di loro gli alberi – Tra gli alberi e noi”, a cura dell’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore Lagrangia – Liceo Artistico Ambrogio Alciati Vercelli-Trino.
Lo spettacolo dal vivo è stato protagonista con l’ultimo lavoro del Collettivo Teatrale, messo in scena con successo sabato 9 nel cortile del Castello di San Giorgio. “Respiro” è uno spettacolo politico nel quale si delinea “una strada tutta da percorrere per poter costruire insieme la polis, la società, per poter sfuggire all’individualismo e al narcisismo che nascondono i nostri limiti e ci rendono incapaci di cambiare”.
Momenti dedicati sono stati riservati ai bambini, grazie alla collaborazione con l’associazione Penelope, l’associazione Artedù e con Nunzia Castiglione, e all’enogastronomia con “Il Bistrot del Giardino slow”.
Numerosi gli appuntamenti legati al fiume Po, organizzati dall’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese e dall’associazione Amici del Po di Casale con escursioni sull’acqua, camminate e riscoperta dei progetti di recupero delle attività fluviali, oltre alla presentazione del libro di “Quando si andava in barca sul Po” di Claudio Marotto, Carlo Aletto, Mauro Percivalle.
E poi ancora, l’ultratrail sul “Sentiero dei castelli bruciati” ha portato decine di atleti a percorrere cento chilometri scoprendo paesaggio e patrimonio culturale di ben undici comuni della Valcerrina.
Apprezzatissimi anche il Cammino nel paesaggio sonoro proposto sabato a Villadeati, una camminata naturalistica dove poter scambiare parole, ascoltare il silenzio e la natura, a cura della Confraternita degli Stolti, ed il trekking in compagnia della guida Anna Bruno lungo il “Sentiero del Trenino dei Minatori”, che portava la marna dalle cave andando da Casale Monferrato fino a Coniolo.
Nel pomeriggio di domenica, infine, una carovana coloratissima e su due ruote ha attraversato la città di Casale alla ricerca del Peter Pan che è in ognuno di noi. La pedalata “Bimbimbici”, rivolta a tutti ed all’insegna dell’inclusività, era inserita nel calendario nazionale dell’associazione FIAB. Nello spirito della manifestazione, volto a promuovere la mobilità sostenibile e a diffondere l’uso della bicicletta tra i giovani e giovanissimi, il gruppo ha attraversato la città di Casale lungo un percorso urbano di circa 8 km, intervallato da soste con spettacoli e intrattenimenti. Già dal mattino in piazza Mazzini è stato inoltre possibile visitare lo stand di Remoove, azienda di Trento leader mondiale della mobilità inclusiva. I mezzi da loro realizzati sono stati fatti testare al pubblico ed anche utilizzati durante la pedalata urbana. La carovana di Bimbimbici ha raggiunto il traguardo del Parco della Cittadella dove si è tenuto “Il respiro della musica: il viaggio e la libertà”, evento di chiusura di IT.A.CÀ MONFERRATO con spettacoli di diversi artisti di strada ed il concerto finale del cantautore vercellese Roberto Amadè con Francesco Patella.
Durante la tappa, infine, lo sguardo si è allargato anche a ciò che accade fuori dal territorio con l’incontro dedicato al conflitto armato siriano proposto dal gruppo di lavoro Casale Europa, che si innesta all’interno della riflessione sul diritto di respirare come diritto fondamentale di ogni essere vivente, e che ha sottolineato come in diverse circostanze e zone del mondo intere popolazioni e gruppi sociali convivono con la privazione sistematica e giornaliera dei propri diritti fondamentali, fino al diritto alla vita stesso, venendo privati del proprio “respiro”. Una riflessione accompagnata dal Laboratorio teatrale dell’Istituto Superiore “Cesare Balbo” che ha messo in scena una breve rappresentazione teatrale basata sul libro “Il ragazzo di Aleppo che ha dipinto la guerra” di Sukkar S. (2016).
«La soddisfazione è tanta – dicono dal coordinamento di IT.A.CÀ MONFERRATO –, perché ripaga mesi di lavoro intenso delle tante realtà associative ed enti che hanno costruito la tappa del festival. Un aspetto che vogliamo sottolineare è che abbiamo lavorato mettendo al primo posto l’inclusività. Scegliere Remoove come partner nazionale, in un calendario con tanti eventi outdoor e di scoperta dei nostri luoghi, è il primo e più forte segnale nel dare concretezza a quello che noi riteniamo essere un elemento indispensabile per poter realizzare un turismo davvero per tutti. In piazza Mazzini, il salotto della città di Casale, ieri in tanti, dalle associazioni locali a sostegno dei disabili a semplici passanti e curiosi, hanno potuto vedere e provare mezzi che permettono a tutti di poter vivere la città in modo nuovo».
«Un altro elemento sul quale riteniamo si possa costruire un turismo responsabile e lento, che rispetta la quintessenza di ciò che siamo, è l’archeologia industriale. In particolare pensiamo, insieme all’associazione Il cemento, che la sua declinazione più forte sia in progetti come il recupero del Paraboloide e dell’ex cementificio Cai a Casale. Progetti che hanno messo al primo posto la sostenibilità facendone un esempio a cui ispirarsi, porte e centri di un percorso che inizia a Casale ma continua negli altri paesi che hanno testimonianze dell’epopea del cemento. Nell’incontro di domenica su questo tema, dai contributi dei relatori è emerso come il territorio abbia tutte le caratteristiche di valore per connotarsi in questo modo, ma è stata rilevata la necessità di una risposta corale che ci faccia percepire come un territorio unito. Le strutture di archeologia industriale devono tornare a essere vive e vissute, altrimenti ogni intervento calato dall’alto senza partecipazione reale sarà inutile. Questo è il momento per attivarsi concretamente», concludono i coordinatori di IT.A.CÀ MONFERRATO.
A chiusura di questa riuscita edizione 2021, si terrà domenica 17 ottobre un evento che è stato inserito nel calendario del FESTIVAL OFF di IT.A.CÀ MONFERRATO che ha accompagnato il pubblico nei mesi fino alla tappa appena conclusasi.
“E-Vento in collina” è un raduno ciclistico non competitivo organizzato da A.S.D. Angry Wheels Mtb e FIAB Monferrato Aps, aperto a MTB, GRAVEL e E-BIKE, che si terrà domenica 17 ottobre 2021 con partenza da Trino (VC). Regolamento e pre-iscrizioni sul sito http://www.angrywheelsmtb.it/
Il Festival IT.A.CÀ MONFERRATO è promosso ed organizzato da associazione culturale Il Picchio, Ente di gestione delle Aree Protette del Po piemontese, Collettivo Teatrale, associazione APEA, Confraternita degli Stolti, in collaborazione con IT.A.CÀ – Migranti e Viaggiatori Festival del Turismo Responsabile, con Arpa Piemonte e con Fiab Monferrato. IT.A.CÀ MONFERRATO vede inoltre il patrocinio della Città di Casale Monferrato e di ALEXALA – Agenzia Turistica Locale di Alessandria e Monferrato, la collaborazione di numerosi enti, realtà associative, aziende del territorio ed il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e Fondazione Cassa di Risparmio di Torino.