La scorsa Domenica pomeriggio fitto programma di eventi per celebrare il primo anniversario della big bench #119 “San Roc” di Camagna Monferrato. «Tornare a vedere il mondo con gli occhi di un bambino», questo deve sentire chi sale su una delle celebri e colorate panchine giganti disseminate nel Monferrato secondo l’ideatore, il designer Chris Bangle.
A partire dal ritrovo in paese, i visitatori e i curiosi hanno potuto vedere gli infernot patrimonio UNESCO, in particolare quello di Nello Scagliotti, visitare il laboratorio di creazioni in legno di Nicola Garramone e, al termine, recarsi presso la grande panchina sita in località San Rocco, tra regione Madonna e la Bonina, la principale borgata di Camagna Monferrato al di fuori del concentrico.
Lì, intrattenuti dal trio Onde Medie, è stato possibile un assaggio di spirito di comunità, tenuto in collaborazione tra le diverse associazioni del piccolo borgo monferrino.
È stata anche l’occasione per l’assegnazione di due premi da parte di Barbara Segino, Ambassador ufficiale del Big Bench Community Project, di cui quella di Camagna Monferrato è inserita nel circuito da un anno esatto: il primo, dedicato proprio alla panchina rossoverde (colori dello stemma comunale), è quello per la scaletta “più bella e originale” per agevolare la salita dei molti visitatori e appassionati. Il secondo, invece, ha visto la consegna di una pergamena alla panchina “del buonumore”, e a ritirare il premio c’era il Sig. Corrado Avarino, presidente del gruppo sportivo sordi di Alba, nonché rappresentante intercomunale ENS Alba (Ente Nazionale Sordi), cui si deve la collocazione della Big Bench vincitrice, conosciuta come “la turchese” (il colore che rappresenta i sordi nel mondo) e che costituisce la seconda all’interno del territorio della città di Alba, collocata dietro la piazza della chiesa (dedicata, per le strane strade della Provvidenza, anch’essa a San Rocco), nella frazione di Scaparoni.
Alla prima panchina realizzata a Clavesana nel 2010, dove il designer Bangle abita, ne sono seguite molte altre. Il designer ha fornito gratis disegni e indicazioni ai costruttori. Poco dopo è nata la Big Bench Community Project, iniziativa no profit per sostenere le comunità dei paesi dove ci sono le panchine: la stessa panchina di Camagna è nata per contribuire a far conoscere la storia locale, in particolare il luogo ove sorgeva l’antico sacello dedicato a San Rocco di Montpellier, protettore contro le pestilenze, costruito ai confini del paese proprio in funzione augurale per tenere i malanni al di fuori dell’abitato e preservare, così, la popolazione (molto attuale anche in questi tempi). Sulla promozione delle antiche chiese del borgo monferrino è nata l’iniziativa del “giro delle 16 chiese”, tante quante sono state le attestazioni di presenze di luoghi di culto in tutta la sua storia, nel solo territorio comunale di Camagna.
Nel corso della premiazione, sotto gli auspici della Ambassador Barbara Segino, è stato lanciato un progetto di gemellaggio e collaborazione tra la realtà camagnese e quella di Scaparoni.