Si sono recentemente concluse le votazioni per i candidati al premio “Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno 2021”: il prossimo 3 dicembre, nei festeggiamenti finali nella cornice del “Festival della virtù civica”, si scoprirà chi si aggiudicherà il titolo, giunto alla 15 edizione. Gli organizzatori dell’iniziativa, Marco Fratoddi e Vittorio Giordano, come comunicato attraverso la pagina ufficiale della manifestazione, esprimono grande soddisfazione per il percorso fin qui compiuto: «Siamo orgogliosi, insieme a tutto il gruppo che anima questa esperienza, di celebrare un traguardotanto significativo».
Ricordare la memoria di Luisa Minazzi, direttrice didattica, attivista, assessore all’ecologia della sua città, che si è battuta in prima persona per i diritti delle persone esposte all’amianto, prima di cadere vittima del mesotelioma a soli 57 anni, ha una forte valenza civica e i giovani del territorio si sono impegnati non solo a tenere vivo il ricordo della donna, ma a trasmettere ai coetanei i valori in cui credeva fortemente.
Per questo, lo scorso 19 novembre, presso l’Aula Magna dell’Istituto Superiore “Leardi”, una delegazione di studenti delle scuole superiori cittadine della “Rete Scuole Insieme” ha presentato, agli alunni in presenza e in diretta streaming alle classi in collegamento, i candidati al premio, raccontandone l’operato e lo spirito che li ha animati. I giovani erano i seguenti: Leardi: Leonardo Deambrogio e Giacomo Giarola (5aA Amministrazione, Finanza e Marketing); Balbo: Pietro Calabrese e Lorenzo Montiglio (3aA Liceo Classico) Lanza: Francesca Capra e Alessia Spartà (4aB Scienze Umane); Sobrero: Sofia Rossino (5BL) Veronica Deambrogio (4BL).
«Ho avuto il compito di presentare la candidata Elsa Merlino, una studentessa universitaria che è riuscita a salvare i “magredi” del Parco del Torrente Torre – racconta Leonardo Deambrogio – in quello che lei definisce il suo “luogo del cuore” sin da quando era una bambina. La giovane attivista adesso si sta impegnando per far istituire la figura del “garante del verde”, a cui i cittadini possano rivolgersi per tutelare il territorio. Alcuni aspetti della sua storia mi hanno colpito, in particolare il fatto che lei parli di “luogo del cuore”: la sua è stata dunque una battaglia che è partita da qualcosa di ancor più nobile e profondo della giustizia ambientale e sociale, è stata una battaglia per salvare un luogo che lei sentiva come parte integrante della propria esistenza. Proprio per questo la sua esperienza è secondo me esemplare, poiché può ispirare tutti coloro che sono particolarmente legati a una piccola parte del proprio territorio… Non sarebbe bello se tutti noi avessimo un luogo del cuore da proteggere?»
«La presentazione degli otto finalisti del “Premio ambientalista dell’anno” è sempre un momento molto profondo ed educativo sia per chi ascolta sia per chi presenta. Molto spesso infatti i candidati che andiamo ad illustrare sono persone sconosciute ai più e di cui si parla poco sui mass media, ma che con coraggio e determinazione hanno saputo far valere i nostri diritti e quelli dell’ambiente, migliorando così, nel grande come nel piccolo, il mondo» commenta Giacomo Giarola.
Eventi come questo sono fondamentali per accrescere questa sensibilità tra i più giovani: «Il fatto che un concorso nazionale di tale prestigio abbia trovato nella nostra città, grazie all’impegno di persone come il presidente di Legambiente Casale Vittorio Giordano, che ci ha aiutato nel corso della mattinata, impone a noi studenti casalesi di impegnarci affinché Casale Monferrato continui a essere una guida a livello nazionale nelle sfide sociali e ambientali, per me queste parole non possono non essere affiancate, anche nei prossimi anni» concludono i ragazzi presentatori della giornata.