Nel fine settimana “rivoluzionato” dalle nevicate che hanno costretto la LND a rinviare di sette giorni il quattordicesimo turno, la Junior Calcio Pontestura è protagonista fuori dal rettangolo di gioco. Una società che punta a crescere ed a migliorare, non può prescindere da uno staff dirigenziale compatto, formato da persone con un obiettivo comune, ma con esperienze diverse tra loro. E’ per questo che l’ingresso nella dirigenza di Luigi Abbate va inquadrato in un contesto molto più ampio e rivolto al futuro. Nato a Casale l’undici febbraio del 1976, andrà a ricoprire un ruolo importante; una sorta di collante tra la dirigenza e la squadra, passando dal mister e dai suoi collaboratori. Grazie alle sue conoscenze, Luigi Abbate diventa fondamentale nello sviluppo del calciomercato e la sua consulenza sarà oltremodo preziosa per la JCP. “Sono molto legato alla società – dichiara Abbate – fin dai tempi del trasferimento di mio figlio Luca al Genoa. Esiste da parte mia una sincera riconoscenza verso il club e credo che sia arrivato il momento di dare una mano, di contribuire ad un progetto ambizioso. Ringrazio il presidente per avermi concesso questa opportunità”. Conoscenze calcistiche molto varie tra di loro per il neo- dirigente giallo-rosso-blu: “Da calciatore ho giocato solo per divertimento, ma da quando ho iniziato a seguire mio figlio ho potuto vivere situazioni diverse e formative, a secondo della categoria. Dal Genoa in A al Piacenza in B fino al Trino in Eccellenza, ho sempre fatto tesoro di ciò che ho visto e di quello che ho potuto imparare. Sono qui per aiutare la Junior, per dare il mio contributo e per confrontarmi con persone che stimo, come ad esempio mister Bellingeri”.
Un progetto ambizioso ed un obiettivo importante: “La squadra sta lottando per la Promozione, ma io non intendo fermarmi a quello. Vorrei arrivare in Eccellenza perché credo che la storia ed il blasone del club lo meritino ampiamente”. A proposito di calciomercato, tra poco sarà ufficializzato il colpo di questo mese di dicembre: “Ho seguito il ragazzo e credo in lui, nelle sue capacità. Ho contribuito nella trattativa affinchè tutto si compisse nel più breve tempo possibile. Sono sicuro che le sue doti tecniche saranno determinanti nella lotta al vertice. Il campionato è equilibrato, ci sono tante squadre all’altezza, ma noi non possiamo nasconderci. Il gruppo è compatto, forte, dentro e fuori dal campo. Ci sono margini per migliorare e se lo staff tecnico cercherà di raggiungerli con gli allenamenti, quello dirigenziale deve preparare i ragazzi sotto il profilo della mentalità. Non dobbiamo farci trovare impreparati in caso di promozione. Se ci saranno altri arrivi? Compatibilmente con le caratteristiche tecniche e con le esigenze del club, vedremo se cogliere eventuali altre occasioni”. Ti abbiamo visto molte volte in tribuna a seguire la squadra: “La JCP è forte e gioca un bel calcio. Se non credessi in loro e nella società non sarei qui”.
