“Dio ci ama a tal punto da condividere la nostra umanità e la nostra vita. Non ci lascia mai soli.” Queste parole di Papa Francesco danno il senso del presepe vivente che è stato proposto a Casale nel pomeriggio di sabato 18 dicembre dal Centro Culturale Alberto Gai. In un momento storico dove sono tante le difficoltà e i motivi di scoraggiamento, sottolineare che la festa del Natale è la memoria della venuta di Dio nel mondo per fare compagnia agli uomini aiuta a poggiare la speranza su qualcosa di concreto: un Dio che si fa presente, 2000 anni fa nei panni di un bambino come oggi negli sguardi delle persone che ci sono messe accanto. Gesù nasce per annunciare che Dio desidera impastare la sua vita con la nostra, perché nulla di quanto è umano gli sia estraneo. La sacra rappresentazione è iniziata davanti al Teatro Municipale, con l’allestimento della scena dell’Annunciazione, poi il corteo dei figuranti ha percorso le vie del centro fino ad arrivare sul sagrato del Duomo dove si è contemplata la Natività e ascoltato le parole di Mons. Gianni Sacchi Vescovo di Casale Monferrato