Si è conclusa di recente nella sede ‘Vincenzo Melchiorre’ del For.Al di Valenza la mostra “Calchi storici in gesso”, realizzata dalla scuola orafa, che quest’anno taglia il prestigioso traguardo del cinquantesimo anniversario di fondazione, con il prezioso contributo della Regione Piemonte.
In esposizione, nelle teche all’interno della sede di via Raffaello, una selezione di calchi in gesso provenienti dalla fabbrica Deambrogi e Frascarolo, testimoni, a distanza di decenni, delle svariate lavorazioni degli stili del momento.
I calchi acquisiti, che sono complessivamente 593, arricchiscono il centro di documentazione sull’oreficeria “Ezio Deambrogi”, fondato nel 2004 con la finalità di raccogliere, conservare, valorizzare, utilizzando a fini didattici, il materiale storico documentario depositato presso la scuola, unitamente alle collezioni delle opere prodotte dagli studenti dei vari corsi, che testimoniano la partecipazione a concorsi ed eventi nazionali e internazionali.
La mostra, che ha conferito la giusta visibilità a questo patrimonio storico, è risultata particolarmente gradita agli appassionati di storia dell’oreficeria e agli allievi della scuola che hanno potuto ammirare da vicino quanto realizzato dagli orafi il secolo scorso: l’importanza del calco, chiamato famigliarmente ‘gesso’, è la prova dell’avvenuta esecuzione del monile che, ad un certo punto della lavorazione, e in genere prima dell’incastonatura e pulitura, veniva immerso in un finissimo impasto che, solidificandosi riproduceva il gioiello visto da diversi lati così da specificare le diverse lavorazioni. Ad ogni calco veniva incorporato un gancio in ferro che serviva per appenderlo a cordicelle lungo le pareti del laboratorio per creare a vista l’archivio dei modelli.
Questa iniziativa voluta da For.Al, da anni fucina di giovani talenti nel settore orafo gioielliero, e sostenuta con convinzione dalla Regione Piemonte, si è conciliata a quella del MOD – Museo dell’Oreficeria Diffuso, progetto complessivo che comprende siti fisici e virtuali, che ingloba al suo interno spazi espositivi temporanei e permanenti dislocati per la città, caratterizzati da una continua dinamica, eventi e giornate di studio, unitamente al sito www.archiviorafivalenza.it.
“Un momento importante per agganciare il presente e il passato dell’arte orafa– dichiarano Alessandro Traverso e Veronica Porro, rispettivamente presidente e direttore generale di For.Al – valorizzando il patrimonio culturale della città di Valenza”.