Attualità, Cultura

All’Ecomuseo Pietra da Cantoni la prima sala della geologia con geo-pannelli esplicativi

Riapre Palazzo Volta da Domenica 6 Marzo: PRENOTAZIONI APERTE
Il Presidente Corrado Calvo: un’importante vetrina del nostro territorio per Italia ed Europa

Riaprirà il 6 marzo prossimo, con tante novità e occasioni di interesse geologico, artistico, scientifico e storico-culturali, il museo di Palazzo Volta di Cella Monte, sede della Fondazione Ecomuseo Pietra da Cantoni. Se da un canto i mesi di pandemia hanno limitato attività e offerta al pubblico, dall’altro hanno consentito al Presidente Corrado Calvo di programmare e ultimare qualificanti interventi che contribuiranno a rendere il sito rinnovato motivo di attrazione turistica e non solo, oltre che di studio per i giovani, grazie alla ricca raccolta documentaristica scientifica e geologica che, impreziosita da supporti digitali, trova espressione in una cornice di sorprendente bellezza.

Quattro, tra gli ultimi, gli interventi salienti, quali: la sistemazione dell’ingresso con l’installazione del Desk di Accoglienza, la Sala della Geologia con geo-pannelli esplicativi e fossili delle diverse epoche geologiche, la Sala degli Stucchi con la permanente di fotografie d’artista curato da Ilenio Celoria ed, entro l’estate, anche la Stanza dei Cavatori al alto contenuto scientifico; il tutto, avvalorato da un moderno impianto illuminotecnico.

La Stanza Geologica, curata dal sedimentologo e geologo Alfredo Frixa, dal geologo Paolo Sassone e dalla micropaleontologa Donata Violanti, raccoglie 7 geo-pannelli esplicativi con tanto di fossili, per ripercorrere la storia geologica del Monferrato orientale, a partire da circa 56 milioni di anni fa fino ai giorni nostri. In particolare: il Geo-pannello 1 (Eocene) riguarda le marne da cemento della “Formazione di Casale Monferrato” (circa 56-37 milioni di anni fa), l’ultimo sedimento dell’Oceano Ligure Piemontese. Questo Oceano era posto tra il continente europeo e il promontorio Adria (la futura Italia) del continente africano. Lo scontro tra i due continenti originò il sollevamento delle Alpi. Il Geo-pannello 2 (Oligocene), poi, descrive i depositi di delta e di mare poco profondo della Formazione di Cardona (circa 34-28 milioni di anni fa), che stanno alla base del Bacino Terziario Piemontese, i cui sedimenti affiorano estesamente tra Liguria e Piemonte. Un cenno viene fatto anche alla “Coglia” di Sala Monferrato, un grosso masso di granito, molto antico, attualmente oggetto di tesi presso l’Università di Torino. Il Geo-pannello 3 (Miocene), invece, è focalizzato sui fossili e sugli ambienti tropicali della Pietra da Cantoni (circa 20-15 milioni di anni fa) e sulla “Crisi di salinità” della fine del Miocene (Messiniano, circa 7-5 milioni di anni fa). Nel Messiniano il Mediterraneo divenne un grande lago salato, per la chiusura dei collegamenti con l’Oceano Atlantico, mentre, nel frattempo, iniziarono a sollevarsi le colline del Monferrato, continuazione dell’Appennino Settentrionale. Il Geo-pannello 4 (Pliocene) riguarda i sedimenti compresi tra circa 5 e 3 milioni di anni fa, dalle argille di mare profondo della formazione Argille Azzurre, agli ambienti marini sabbiosi poco profondi delle Sabbie di Asti, che segnano il ritiro del mare dal Piemonte. I Geo-pannelli 5 e 6 (Quaternario) sono dedicati ai periodi glaciali e alle terre rosse del Pleistocene e ai depositi fluviali e le attività dell’uomo dell’Olocene. Infine, il Geo-pannello 7 è relativo allo studio dei fossili visibili solo al microscopio o con una lente. Questi microfossili (Foraminiferi) permettono di datare le rocce e fornire indizi importanti per ricostruire gli ambienti marini antichi. Nel pannello sono riportati due esempi che si collegano ai pannelli 1 e 3, riguardanti le due unità geologiche più importanti del Casalese: le marne da cemento dell’Eocene e la Pietra da Cantoni del Miocene.

Tutti i pannelli comprendono un testo bilingue (italiano-inglese) correlato da due o tre foto riguardanti fossili, infernot e/o paesaggi e da una teca contenente reperti fossili o pietre relative alle varie epoche geologiche descritte.

“Finalmente si stanno ultimando i lavori per ampliare la proposta museale di Palazzo Volta – apprezza il Presidente Calvo. – Dopo mesi di progettazione con lo studio CeuCasale, in occasione della riapertura, ripartiremo con la prima Sala della Geologia e con il Salone degli Stucchi, dove verranno esposti i pannelli fotografici riproducenti immagini scattate da grandi fotografi e già utilizzate per il nostro ultimo volume. Un importante traguardo reso possibile grazie al sostegno economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e alla collaborazione degli esperti Violanti, Sassone e Frixa, che hanno lavorato con grande passione e competenza. Ma non è tutto, – prosegue il Presidente: – stiamo già progettando altre sale, prima fra tutte quella dedicata ai cavatori che verrà ultimata entro l’estate. A marzo, dunque, ripartiranno le visite guidate. Le richieste sono tantissime a conferma che l’Ecomuseo rappresenta ormai una importante vetrina del nostro territorio per l’Italia e anche per l’Europa. In parallelo, riprenderà, anche, la programmazione dell’Enotrekking e di Genius Loci. Infine, abbiamo in cantiere molte iniziative per il 2022 per coinvolgere tutta la nostra rete di Comuni che si è ulteriormente arricchita con l’ingresso di Murisengo e di Odalengo Grande”.

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