Casale Monferrato, Scuola

“Lungo il grande fiume” – Presentato l’erbario didattico del Leardi e del Sacro Cuore

È stato presentato, lo scorso 5 maggio, il risultato finale del progetto “Lungo il grande fiume”, iniziativa svolta la scorsa estate che ha coinvolto gli alunni dell’Istituto Superiore “Leardi” e della “Sacro Cuore International School”: un erbario didattico, realizzato nelle uscite sul territorio con la collaborazione dell’Ente Parco del Po.

«Grazie a questo progetto PON, è stato possibile stringere tra Istituti partner cittadini un patto educativo di comunità, che ha permesso di scoprire l’ambiente fluviale, cuore pulsante della città, grazie a forme di outdoor learning – commenta il Dirigente Scolastico, prof.ssa Nicoletta Berrone – Ringrazio la dott.ssa Rossana Gianella, coordinatrice didattica del Sacro Cuore, gli alunni e gli insegnanti che hanno partecipato attivamente a questa esperienza di condivisione importante».

Come spiegano i docenti di Scienze Naturali Maria Cristina Portinaro e Lorenzo Esposito, l’erbario didattico ha prelevato una trentina di specie provenienti dall’ambiente fluviale del Po e idealmente si ricollega all’erbario Rosellini, una collezione di piante erbacee, arboree e arbustive realizzata nella metà dell’Ottocento dal botanico e Dirigente scolastico del “Leardi” Ferdinando Pio Rosellini: «Se l’erbario storico, custodito nell’Aula Magna del nostro Istituto, è una testimonianza importante della biodiversità del Monferrato, poiché conserva traccia di specie ormai estinte, il nuovo erbario didattico rappresenta uno spunto di riflessione per gli studenti coinvolti nella sua realizzazione e uno stimolo per gli alunni futuri, che potranno sviluppare ulteriormente la raccolta e ampliare le specie conservate».

I campioni, classificati grazie alle chiavi dicotomiche semplificate, sono stati catalogati secondo criteri scientifici, indicando il luogo e la data di raccolta: nei prossimi anni, sarà possibile ritornare nell’ambiente preso in esame, con il microscopio da campo e le cartine, per verificare se le specie prelevate sono ancora presenti o se ci sono state delle evoluzioni nell’habitat fluviale.

«La biodiversità è un valore che deve essere tutelato e preservato – concludono gli organizzatori – Questo erbario può essere uno strumento utile per verificare la salute del nostro ecosistema fluviale e per far sviluppare nelle nuove generazioni senso civico e ambientale»

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