Riboldi e Fracchia: «Grazie all’impegno della nostra amministrazione a Casale il più importante corpus di opere e materiale del grande scultore simbolista»
La nuova Collezione Bistolfi sarà inaugurata ufficialmente sabato 18 giugno 2022 con una cerimonia nell’elegante Salone Vitoli del Museo Civico di Casale Monferrato. «Una data storica per la città e il territorio», come ha sottolineato il sindaco Federico Riboldi.
Grazie alla donazione di Vanda Martelli Bistolfi nel gennaio 2021, la Città e il Museo Civico hanno acquisito un importante e rilevante nucleo di opere d’arte di scultura, pittura, grafica di diretta produzione di Leonardo Bistolfi, il celebre artista simbolista nato proprio a Casale Monferrato il marzo del 1859, oltre a taccuini, scritti, appunti dello scultore e alcune opere di artisti coevi.
«La forte volontà della nostra amministrazione di dare una casa degna alla collezione Bistolfi ha fatto sì che gli eredi donassero l’intera collezione in possesso della famiglia alla Città di Casale Monferrato, permettendo oggi di avere una delle più complete e ricche gipsoteche d’Italia – ha sottolineato il sindaco Riboldi – Grazie alla Collezione Bistolfi, infatti, si completa un percorso che andrà a rafforzare la presenza nel circuito museale internazionale della nostra Gipsoteca, mettendo a disposizione il proprio patrimonio per progetti espositivi in collaborazione con primarie istituzioni culturali».
La collezione trasferita nei mesi scorsi da Torino a Casale Monferrato è stata sottoposta, grazie al prezioso contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e della Fondazione CRT, a una generale campagna di interventi conservativi per permetterne l’adeguata esposizione e conservazione all’interno degli arredi appositamente acquistati, permettendo di avere una collocazione in modalità “deposito visitabile” all’interno della Sala delle Lunette.
«Leonardo Bistolfi – ha ricordato l’assessore Gigliola Fracchia – è stato tra i più importanti esponenti del Simbolismo europeo, che ebbe fama internazionale tra Otto e Novecento, tanto da richiamare in Italia artisti e collezionisti da tutto il mondo. E se oggi possiamo inaugurare un nuovo e concreto percorso di valorizzazione di quello che fu bistolfismo, lo dobbiamo proprio alla Collezione Bistolfi».
La raccolta, del tutto inedita, ricopre infatti un alto valore artistico e storico in quanto permette di ripercorrere il modus operandi dello scultore attraverso un vastissimo repertorio di opere d’arte costituito da disegni preparatori, documenti d’archivio, bozzetti in terracotta, terracruda e plastilina, modelli in gesso, permettendo di comprendere le diverse fasi del procedimento artistico dello scultore.
Come accennato precedentemente, accompagnano la collezione anche una vasta biblioteca e una serie di opere di altri artisti di rilievo, contemporanei a Bistolfi che permettono di presentarlo come uomo del suo tempo in contatto con i maggiori intellettuali dell’epoca.
Nello specifico la donazione è composta da circa 250 opere di scultura, principalmente in gesso, ma non mancano esempi di arte plastica in altri materiali particolari quali terrecotte, metallo, bronzo e plastilina.
Completano la raccolta una cinquantina di paesaggi dipinti su tavolette e un’ampia rassegna della sua maestria nell’arte grafica: 300 disegni (da minuscoli a grandi), 35 taccuini di piccole dimensioni con schizzi, appunti, poesie e conti che permettono un’inedita ricostruzione della progettazione delle opere e della sua vita artistica, oltre a una raccolta di miscellanea e memorabilia.
Nelle prossime settimane sarà svelato il programma della giornata inaugurale.