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Monfrà Jazz Fest – Al via i concerti cartolina con il primo appuntamento all’imbarcadero di Casale

Tre appuntamenti di musica, paesaggio e sapori che fanno da preludio ad una settimana ancora più intensa di grandi nomi e grandi concerti 

Dopo il primo assaggio con Scott Hamilton Quartet allo spettacolare Dehor delle Rose di Treville, il Monfrà Jazz Fest entra decisamente nel vivo il prossimo fine settimana con tre “concerti cartolina” in luoghi che hanno segnato la storia di questa manifestazione. Ma è solo l’inizio: la settimana successiva il numero degli spettacoli e dei grandi ospiti occuperanno praticamente tutte le serate fino alla fine di giugno.  

Il primo appuntamento in programma è sabato 18 giugno a partire dalle 19 con il quartetto Frubers in The Sky formato da Silvia Carbotti Voce, Max Carletti Chitarre, Stefano Profeta Contrabbasso e Paolo Franciscone Batteria. Ci troviamo all’imbarcadero collocato sotto il Lungo Po e il concerto è a pochi metri dallo specchio d’acqua in cui il sole sta per immergersi.  Il fiume è uno dei grandi protagonisti del MonJF grazie anche all’Associazione Amici del Po che prima del concerto offre giri in barca e dopo una tradizionale merenda sinoira. 

Frubers in the sky, è un progetto che, a partire dalle sonorità̀ del jazz, esplora la musica nelle sue forme più̀ disparate definendosi 60% jazz, 15% tarantella e 25% canzoni per i giorni di pioggia. Dieci canzoni che hanno accompagnato un pezzo della piccola storia del gruppo ma anche delle singole vite di chi li ha suonati, scritti e reinterpretati, ma sono anche “effetti speciali” per la loro reinterpretazione. Si scopre così che il tema della tarantella napoletana si sposa naturalmente con una poesia di Raffaele Viviani. Nun fa la stupida stasera flirta con Figlio unico e L’estate sta finendo, Figli delle stelle è una ballata che svela un mondo fantastico, Rock ’N’ Roll Robot è perfetta per un videogame e così via.

Appena 12 ore dopo, alle ore 7 del mattino di domenica 19 giugno un concerto festeggia l’Alba sul Po. Un appuntamento che è diventato l’essenza stessa del MonJF: nel silenzio di una città che dorme ancora la musica si spande sull’acqua creando un gioco di sonorità unico.  Ormai sono in tanti gli appassionati che mettono la sveglia per parteciparvi, anche perché parte dell’emozione è l’imperdibile colazione monferrina a cura degli Amici del Po a base di muletta, gorgonzola e barbera.  

A salutare il sole sul fiume ci saranno i Swift art project formati da Mattia Niniano al pianoforte, Michele Millesimo al contrabbasso, Camillo Nespolo al sax.  Un gruppo dal cuore decisamente piemontese: Mattia Niniano ha cominciato a studiare con Enrico Pesce, Michele Millesimo è cresciuto nello storico Centro Jazz Torino e Camillo Nespolo si è formato con Carlo Actis Dato e poi al Centro Jazz Torino sotto la guida di Diego Borotti. Soprattutto sono un gruppo di amici per eseguire brani della tradizione e composizioni originali: melodie che fanno muovere la testa e battere ilpiede. 

Terzo “concerto cartolina” del week end quello nel Bosco dell’eremo di Moncucco.  Questa volta la particolarità è data dal fatto che ci troviamo proprio in una radura circondata da alberi che si raggiunge con un percorso di 10 minuti a piedi prima di arrivare ad Odalengo Grande.  A rendere particolare il suono è proprio il suo rifrangersi sul legno dei tronchi e sulla vegetazione di fronte all’antico eremo.   Anche in questo caso dopo il concerto previsto alle 17 non mancano i sapori con una merenda monferrina a cura della pro Loco di Odalengo Grande.  

La parte musicale è affidata al duo formato da Sabrina Mogentale alla voce e Fabrizio Forte alla chitarra che propongono un meraviglioso viaggio virtuale in Brasile con le più belle melodie del mondo della Bossa Nova. Un compositore su tutti incarna questo genere: Tom Jobim, di cui sentirete alcune tra le sue più note composizioni, oltre all’interpretazione di altri significativi autori resi celebri dalle interpretazioni di musicisti come João Gilberto, Dorival Caymmi, Carlos Lyra, Vinícius de Moraes.

Tutti questi concerti cartolina possono essere prenotati e acquistati sulsito www.monjazzfest.it ma il prezzo è decisamente simbolico: intero € 2, ridotto under 25 e soci Le Muse € 1. 

Da martedì 21 giugno (Festa della musica) i concerti si sposteranno al Castello di Casale, dove rimarranno fino al 26 di giugno con un cartellone di nomi straordinari. Tra questi spicca la serata del 22 giugno che vede alle 21 Edoardo Liberati  Synthetics e a seguire il batterista Tullio De Piscopo insieme alla incredibile voce di Patrizia Conte.

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