Domenica 24 luglio nuovo appuntamento della seconda edizione del “Benedicta Festival – Arte e Manutenzione della Memoria“, la rassegna dell’Associazione Memoria della Benedicta, realizzata con il sostegno della Fondazione della Cassa di Risparmio di Alessandria e dell’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte econ la direzione artistica di Paolo E. Archetti Maestri ed Eugenio Merico degli Yo_Yo Mundi.
Nella prima parte del pomeriggio le “Conversazioni in Appennino” porteranno alla Benedicta, tra i bellissimi paesaggi delle Capanne di Marcarolo, Andrea Montorio, co-fondatore di Promemoria Group, la prima realtà italiana specializzata nel recuperare, proteggere e valorizzare la memoria storica di grandi aziende, istituzioni culturali e collezioni private.
Tra i creatori del festival “Archivissima” e di “Archivio“, la prima rivista in assoluto a essere realizzata esclusivamente con materiali provenienti dagli archivi, Andrea Montorio ha ridefinito l’immagine degli archivi in Italia e nel 2021 ha pubblicato, per Add Editore, il libro “Promemoria. Come creare l’archivio dei propri ricordi!”.
Al Centro di Documentazione Cascina Pizzo, a partire dalle 16, Montorio sfoglierà con noi i capitoli del volume, mettendo a disposizione la sua esperienza per aiutarci a capire quale metodo può guidarci nel creare il nostro “archivio dei ricordi”. Con lui dialogherà l’archivista Chiara Quargnolo, dottoranda di ricerca in Ecologia dei sistemi culturali e istituzionali presso l’Università del Piemonte Orientale. Chiara Quargnolo si sta occupando del materiale d’archivio dell’Associazione Memoria della Benedicta per la creazione di un Archivio Digitale che documenti la storia ambientale del Parco di Capanne di Marcarolo nel rapporto con gli avvenimenti di cui è stato teatro durante la Resistenza. La creazione dell’Archivio Digitale della Benedicta è finanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, nell’ambito del bando “Storia e Memoria 2021”.
Anche domenica 24 luglio non mancherà la merenda sinoira a base di prodotti tipici della zona di Capanne di Marcarolo, offerta dall’Associazione Memoria della Benedicta, e si potrà ammirare la mostra “La Resistenza e il battito di ciglia” con le opere del grafico, illustratore e web designer Ivano A. Antonazzo, e ci sarà un nuovo imperdibile concerto, anche questo a ingresso gratuito.
Dalle 18, infatti, suonerà “Lastanzadigreta“. Dopo aver vinto la Targa Tenco 2017 per la “Miglior Opera Prima” grazie all’apprezzato album d’esordio “Creature selvagge”, il collettivo di musicisti e artisti torinesi ha completato una nuova raccolta di “filastrocche in musica” nell’ultimo lavoro “Macchine inutili” (La Contorsionista / Sciopero Records, distribuzione Self, con il sostegno del MiBACT e di SIAE nell’ambito del programma “Per chi Crea”). Nel nuovo album, “Lastanzadigreta” ha inserito 13 piccole storie che con ironia e delicatezza strappano un sorriso dolceamaro, alternando personaggi di fantasia, macchine animate, super eroi della Resistenza, bambine sognanti e bambine ormai cresciute, interinali “che sfidano il vuoto occupazionale“, operatori di call center, fiori che crescono sull’asfalto di un mondo malato da riordinare e salvare. Protagonisti dei nostri giorni in cui il realismo capitalista regna imperante, dove il futuro è difficile da immaginare, dove le maglie della burocrazia imbrigliano tutto e tutti e dove il gesto d’amore più grande è “pagare i contributi al proprio partner”. “Macchine inutili” vuole essere nel titolo un omaggio al lavoro di Bruno Munari, che alla metà del secolo scorso, nel pieno dell’industrializzazione del nostro paese, sviluppò una serie di disegni e sculture dedicati a macchine “inutili perché non fabbricano, non eliminano manodopera, non fanno economizzare tempo e denaro, non producono niente di commerciabile“; non sono altro che “oggetti mobili colorati da guardare come si guarda un complesso mobile di nubi dopo essere stati sette ore nell’interno di un’officina di macchine utili“.
Il collettivo “Lastanzadigreta” è formato da Alan Brunetta – marimba, vibraphonette, glockenspiel, percussioni, tastiere, voce, Leonardo Laviano – voce, chitarre acustiche, percussioni, Flavio Rubatto – percussioni, theremin, didjeridoo, tastiere, kalimba, voce, Jacopo Tomatis – mandolini, synth, giocattoli, voce. Con loro anche Umberto Poli – chitarre elettriche, cigar box, voce – che, per impegni con il suo nuovo progetto Grama Tera, non potrà prendere parte al concerto alla Benedicta.
Il “Benedicta Festival – Arte e Manutenzione della Memoria”, oltre all’importante e già ricordato sostegno dellaFondazione Cassa di Risparmio di Alessandria edell’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte, è realizzato in accordo con gli enti, associazioni e istituzioni che fanno parte dell’Associazione “Memoria della Benedicta” e conta su ulteriori collaborazioni, tra le quali quelladella Fondazione CRT, delPolo del ‘900, “Archivissima”, “Attraverso Festival”, “Museo della Resistenza della Valle Borbera”, lstituto Nazionale “Ferruccio Parri” e la Rete nazionale dei “Paesaggi della memoria”.