«L’amore per la propria città e per il proprio territorio ha spinto un grande artista come Gianni Rustico a donare una sua opera al Comune, che abbiamo deciso di installare nella scala d’ingresso di Palazzo San Giorgio, affinché possa essere ammirata da chi raggiunge il piano nobile del Municipio. Un grazie di cuore quindi a Rustico per averci omaggiato de Il Pontormo».
Queste le parole del sindaco Federico Riboldi a pochi giorni dall’installazione nella scala d’ingresso del Comune dell’opera Il Pontormo che Gianni Rustico ha donato alla Città di Casale Monferrato per avere «Un ricordo tangibile di un preciso momento storico, gli anni ’70, che ha visto crescere nella nostra città un fermento artistico e culturale unico», come ha sottolineato l’artista.
Come ha infatti ricordato il curatore Marco Garione: «L’opera appartiene al periodo transitorio dell’autore quando, in via di abbandono del percorso di arte povera che lo ha visto impegnato dopo la provocazione neo-dadaista – peraltro mai del tutto abbandonata almeno nella sua essenza puramente filosofica -, viene nuovamente privilegiato il tratto figurativo più didascalico e classico. La scelta di rappresentare la caducità dell’arte, intesa sia come naturale decadimento dei supporti sia come possibile e probabile declino nella memoria storica delle opere stesse e degli autori, viene rappresentata da una sorta di percorso di cancellazione, o meglio di annebbiamento, fino alla necessità di ricorrere (in un quadro affiancato a parte) alla sola targhetta – quasi una lapide – che, unica certezza, ricorda l’ultima collocazione documentabile dell’opera, quindi la sua esistenza».