Prosegue la rassegna “Scorribande Metropolitane”, organizzata da Santibriganti Teatro, in collaborazione con Liberipensatori Paul Valery, Tékhné, Quinta Tinta, Cooperativa Lancillotto e Fondazione Dravelli.
Venerdì 4 novembre alle ore 21, presso Casa del quartiere Barrito, via Tepice 23, Sonata per fisarmonica, stracci e ossa – Racconto e musica di Giorgio Olmoti con Matteo Castellan.
Sonata per fisarmonica, stracci e ossa è composta da tre monologhi cuciti tra loro da musiche che si ispirano alle pagine del romanzo “stracci e ossa” (Miraggi editore) di Giorgio Olmoti. Una riflessione sul tempo, sulla dittatura del presente e sulla malia ingannatrice del passato. Vivere un’intera vita sentendosi sempre incollocabili, furi luogo e fuori tempo e misurarsi con l’impossibilità assoluta del ritorno. La guerra fredda e il friuli come la fortezza Bastiani di Buzzati, messo a guardia dei tartari che potrebbero apparire all’orizzonte di un muto deserto sterminato. E poi ironia e dolore, paura e stupore a correre tra un respiro e l’altro, tra una nota e l’altra.
Domenica 6 novembre alle ore 16.30 presso Casa Oz, Corso Moncalieri, 262, sul palco YOYO PIEDERUOTA di Santibriganti Teatro.
E’ la storia di Giovanni e di Giorgia. Ci diverte e ci emoziona.
Lui, Giovanni, da tutti chiamato Yo: troppo alto e con due grandi piedi per correre. Lei, Giorgia, da tutti chiamata Yo: troppo orgogliosa e con due grandi ruote per forza. C’è un cortile asfaltato, c’è un canestro mezzo scassato e un quartiere di una città.
C’è una stanza, c’è una lavagna e la scuola di una città. Poi c’è la stanzetta di YoGiorgia con le sue cose e i suoi pensieri. Poi ancora c’è la stanzetta di YoGiovanni, anche lui con tutte le sue cose e tutti i suoi pensieri. A entrambi piacciono le robe che rotolano o saltano: tipo i sassi che ruzzolano giù da una montagna, i canguri coi loro salti, le ruote, un paio di scarpe sportive…una palla. Di qualsiasi genere. E tutto quel che si può trovare per buttarla dentro: cestino a scuola, bidone per strada, un canestro attaccato a un muro.
Prima di incontrarsi erano un po’ più soli. Yo lui, troppo alto, chi ci arriva a parlargli fin lassù? E poi se ci arrivi non ti parla: un orso. Yo lei, troppo orgogliosa. Anche perché prima non era così, sopra una sedia a rotelle, era come gli altri: “normale”…
YoGiovanni probabilmente vive con i suoi genitori in quella città e in quel quartiere da sempre. YoGiorgia ci è arrivata da poco tempo. Non c’è molto che possa aiutarli a farli diventare amici, se non quella palla che si butta dentro un canestro e poco altro. Ma a volte, si sa, basta poco per fare accadere tanto.
Info e contatti per il pubblico: scorribandemetropoli– info@ – 011/645740 (lunedì – venerdì 10.30/14.30)