Sono i doni di Daniele e Carmelo Barca, Masae Takanashi e degli alunni della Primaria di San Giuliano Vecchio
Proseguono i gesti di generosità per i giovani pazienti dell’Ospedale Infantile Cesare Arrigo di Alessandria. Negli scorsi giorni, infatti, singoli donatori e scuole hanno voluto regalare un momento di gioia consegnando giocattoli, origami e un presepe.
Lunedì 19 dicembre Carmelo e Daniele Barca hanno consegnato i giocattoli acquistati grazie ai 400 euro raccolti lo scorso 8 dicembre durante il torneo di calcio e di calcio tennis per bambine e bambini organizzato al campo sportivo di Ovada. In ricordo della moglie e mamma Stefania, mancata nel 2016, i due donatori hanno così portato all’Ospedale Infantile “un sorriso per i bambini”, come riportato sulla maglietta indossata dai piccoli sportivi per l’occasione.
Martedì 20, invece, è stata la volta degli alunni della classe terza della Scuola primaria Prato di San Giuliano Vecchio in rappresentanza dell’Istituto comprensivo Caretta di Spinetta Marengo. Come ormai da tradizione, è stato portato al Cesare Arrigo un presepe realizzato dagli studenti con l’aiuto delle insegnanti e dei genitori: quest’anno il tema trattato in classe è stato la lotta alle disuguaglianze, a partire proprio da quelle che subiscono i compagni o gli amici malati. Il presepe fa ora bella mostra di sé accanto all’albero allestito al Pronto Soccorso Pediatrico.
Colorate e allegre trottole di origami sono state infine distribuite in questi giorni grazie alla donazione di Masae Takanashi: realizzate a mano dalla madre e dalle sue amiche, che vivono in Giappone, sono giunte nel 2019 in Italia per favorire l’amicizia e gli scambi culturali tra i due Paesi. Ora possono far trascorrere alcuni momenti di gioia ai bambini dell’Infantile durante le festività natalizie.
L’Azienda Ospedaliera di Alessandria ringrazia di cuore tutti i donatori che in questo periodo di allegria e unione hanno avuto un pensiero solidale per tutti i piccoli pazienti che invece dovranno trascorre le festività in ospedale, rendendo così speciale il loro Natale al di là della malattia, nel pieno spirito di questa ricorrenza.