Attualità, Casale Monferrato

Con il Professor Don Franco Manzi si concluderà il ciclo di incontri “Crescere con la Parola”

Si concluderà mercoledì 11 gennaio, in Sala Cavalla, presso il Seminario diocesano, il ciclo di “Crescere con la Parola” dedicato alle lettere paoline curato dal biblista e vescovo emerito di Mondovì Monsignor Luciano Pacomio
Il filo conduttore degli incontri, seguiti sempre da un buon numero di partecipanti per tutti gli appuntamenti, è il tema delle virtù fondamentali del vivere insieme in comunità per camminare nel Sinodo della Chiesa italiana.
Che “nessuno può salvarsi da solo” Papa Francesco lo ha ribadito anche nell’ultimo messaggio per la Giornata mondiale della Pace del primo gennaio scorso. Lo ha scritto con molta efficacia il Papa invitando i fedeli a non rinchiudersi nelle paure e nell’individualismo; a non lasciarsi scoraggiare. Argomento centrale per l’ultimo appuntamento animato dal noto biblista, professor Don Franco Manzi, docente di Sacra Scrittura alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale la centralità dei temi della “gioia” e della “pace”, come qualità della vita per ogni cristiano in forma piena e coinvolgente.
Le lettere prese in considerazione saranno quelle di Filippesi ed Efesini.
La prima delle due lettere, scritta in greco ai cristiani di Filippi, città del nord della Grecia, da Paolo mentre si trovava in carcere è un documento fondamentale nella tradizione cristiana.
Filippi è la prima comunità fondata da Paolo in Europa con cui egli  aveva un rapporto particolarmente affettuoso e confidenziale.
Filo conduttore della lettera è quello della “gioia” che deriva dalla fede in Cristo.

Più volte in questo testo, che contiene anche un Inno cristologico letto nella Domenica delle Palme di particolare bellezza, l’invito a vivere la vita della fede nella gioia: “rallegratevi nel Signore sempre, ve lo ripeto ancora rallegratevi ” (Filippesi 4,4)

Efesini, invece, è una lettera paolina scritta nella prigionia di Roma. Si tratta della epistola paolina forse più articolata tra quelle oggi ancora disponibili. Nei primi tre capitoli sono illustrati i fondamenti della fede, mentre nella seconda parte viene spiegata la vita cristiana secondo le condizioni e gli stati diversi che sono nella Chiesa. Paolo affronta i temi delle divisioni, degli interessi privati e delle ostilità.

Per l’ ”Apostolo delle Genti” la Chiesa è un organismo universale composto da salvati mediante la fede in Cristo. Nell’insegnamento cristiano non c’è scollamento tra la dottrina e il comportamento. Lo stile di vita del cristiano è modellato, giorno dopo giorno, dall’insegnamento che riceve dalla Sacra Scrittura.” E’ Cristo– ribadisce Paolo- la nostra pace ” ed è Gesù che ” di due popoli ne ha fatto uno solo ” perché da Lui scaturisce “l’uomo nuovo“.

L’esperienza della pace è dunque qualcosa che non si può pensare di ottenere senza il dono della salvezza da parte di Cristo e questo tipo di messaggio sembra essere oggi rivolto a tutti quei cristiani che si combattono in nome del nazionalismo o che si dividono per questioni che molte volte nulla hanno a che fare con i grandi temi della carità e della giustizia.

La conclusione degli appuntamenti di “Crescere con la Parola” non coincide,però, con il termine di “Cantiere Speranza” perché a seguire, sempre a gennaio, il 19, Sant’Antonio  ospiterà una conferenza sulla situazione dell’Ucraina con il noto giornalista di “Avvenire” Nello Scavo.

Si proseguirà con appuntamenti dedicati alla settimana dell’Unità dei Cristiani e alla Festa della Donna, l’8 marzo, con una relatrice d’eccezione come la pastora Livia Maggi

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