Nelle Sale Chagall del Castello del Monferrato dal 31 marzo all’11 giugno 2023 – Inaugurazione Venerdì 31 marzo alle ore 18
Nella primavera del 2023, l’anno d’intermezzo della Biennale di Fotografia di Casale Monferrato, il Comune di Casale e il Direttore artistico Mariateresa Cerretelli annunciano la prima stagione del Middle MonFest con una grande esposizione dedicata alla brillante personalità creativa di Maria Vittoria Backhaus, dai suoi esordi negli Anni Settanta al contemporaneo.
Sarà una grande antologica, frutto di un’attenta ricerca all’interno di un archivio ricco e articolato dove gli anni di progettazione editoriale si alternano a un incessante studio personale e le immagini rispecchiano interpretazioni nuove e controcorrente realizzate per la Moda, il Design e la Ritrattistica, con una fantasmagorica produzione di Still life e di Costruzioni artistiche che esprimono la versatilità di una grande protagonista italiana, fotografa, milanese di nascita e piemontese d’adozione.
A sfilare nelle Sale Chagall del Castello di Casale Monferrato sarà una galleria caleidoscopica di immagini, curata da Luciano Bobba e Angelo Ferrillo con la direzione artistica di Mariateresa Cerretelli per scoprire la creatività dell’autrice a tutto tondo. Esplosiva, sperimentale e rivoluzionaria per i tempi, animata da un’attenzione quasi maniacale per l’estetica e per la finezza delle fotografie e sempre un passo avanti rispetto alla classicità delle immagini imperanti nelle riviste patinate o nelle campagne pubblicitarie dagli anni ’70 a oggi, l’artista/fotografa si colloca a pieno titolo tra i nomi di punta della fotografia italiana. Con una rilettura inedita di un archivio sterminato e ricchissimo, la mostra prende in esame i vari temi che compongono la multiforme genialità di Maria Vittoria Backhaus che si è espressa soprattutto in ambito editoriale, nelle pubblicità e in un suo percorso personale attraverso un’osservazione e una messa a fuoco di una società in evoluzione continua.
“La creatività artistica ci unisce e per me studiare la mostra con Maria Vittoria passo dopo passo è come seguire la linea parallela di uno scambio naturale e spontaneo senza barriere in un fluire di pensiero e di accordi estetici profondi e immediati che derivano dalla comune passione per l’arte fotografica” afferma il curatore Luciano Bobba.
Una girandola di bianco e nero e di colore che rappresenta lo specchio di un’iconografia senza confini, dove Backhaus si muove a suo agio e rivela anche uno studio approfondito sull’uso delle diverse macchine fotografiche di cui si serve.
“Ho lavorato – afferma l’autrice – con tutti i formati possibili delle macchine fotografiche analogiche, dal formato Leica ai grandi formati con il soffietto sotto il panno nero 20 x 25. Stavano tutte in un grande armadio nel mio studio. Mi piacevano anche come oggetti, così le ho anche ritratte. Ho dovuto imparare tutte le diverse tecniche per poterle usare, acquisite ma dimenticate al momento dello scatto per concentrarmi sul racconto della fotografia”.
I temi portanti di un racconto sempre in progress si susseguono nelle sale Chagall mettendo in risalto la moda, gli accessori, gli still-life, il design, la natura, le statuine, i collages e le composizioni scenografiche costruite con miniature di edifici e pupazzetti. Più di quarant’anni di fotografia dove i reportage e i ritratti trovano spazio e si completano con racconti dedicati tra i quali spiccano gli abitanti di Filicudi, l’isola amata dalla fotografa e, più di recente, Rocchetta Tanaro e la sua gente monferrina.
Il co-curatore Angelo Ferrillo conosce da molto tempo Maria Vittoria Backhaus e la sua narrazione fotografica: “Immaginifico. È l’aggettivo che mi ha pervaso la prima volta che ho avuto la fortuna di vedere il lavoro di Maria Vittoria. Conoscendola poi a fondo, vivendo la produzione e approfondendo il suo pensiero, mi sono reso conto di quanto la sua fotografia si muova in equilibrio tra visione, creatività e metodo”.
È una mostra che rende omaggio a una mente estrosa con una vena artistica inarrestabile, tutta dedicata al linguaggio della fotografia.
Il Middle MonFest 2023 si estenderà con FOTOGRAFIA IN VETRINA nella Sala Marescalchi. Nella prima edizione del MonFest 2022 era già stata annunciata la mostra Fotografia in Vetrina, con i commercianti di Casale, messi in posa dagli studenti dell’Istituto Leardi, seguendo lo stile di Francesco Negri. Chi conosce la città, i suoi negozi, i bar, i caffè e i locali, potrà riconoscere in un percorso virtuale attraverso le vie principali, tanti volti di esercenti che con la loro attività nutrono il tessuto economico di Casale, riuniti in una straordinaria raccolta di ritratti in bianco e nero nella sala Marescalchi. Una galleria da visitare nello stesso periodo del Middle Monfest 2023, realizzata con la cura di Ilenio Celoria.
Biografia Maria Vittoria Backhaus
Maria Vittoria Backhaus (1942) è considerata una fotografa di primo piano per la moda, il design e gli accessori come gioielli, oggettistica e food. Si diploma in scenografia all’Accademia di Belle Arti di Brera. Negli anni ‘60 passa alla fotografia lavorando come reporter (per il settimanale Tempo) e si occupa di eventi culturali, politici e musicali della scena beat. Si dedica poi alla fotografia di moda, al design e allo still-life proprio negli anni in cui questi settori hanno la loro massima espansione.
Lavora in studio e fuori, usando i grandi e medi formati. Non è mai importante per lei cosa fotografa ma il racconto intorno a quello che fotografa. Alle tantissime foto scattate su commissione si aggiungono molti lavori su progetti personali che attualmente sono al centro della sua attività insieme al salvataggio del suo archivio.
Nel 2021 ha ricevuto il premio alla carriera Arturo Ghergo e nello stesso anno ha trasferito la sua casa e il suo studio nel Monferrato.
Foto di copertina : RITRATTI DI FILICUDARI – DARIO SARPI CON STELLA E MARA – FILICUDI 2016