Sarà Trino, in provincia di Vercelli, ad ospitare dal 21 al 23 luglio prossimi una delle tappe del Festival delle Città Identitarie, iniziativa itinerante nata per far conoscere i simboli culturali, storici e artistici delle città di provincia italiane attraverso il teatro, la musica, i libri e le persone che le hanno rese grandi e che si avvale del patrocinio della Regione Piemonte.
La manifestazione è stata presentata nel Grattacielo Piemonte alla presenza degli assessori regionali alle Politiche sociali Maurizio Marrone e alla Cultura Vittoria Poggio, del sindaco di Trino Daniele Pane con l’assessore agli Eventi e Manifestazioni Mariateresa Alvino, dell’ideatore e direttore artistico del Festival Edoardo Sylos Labini.
Quella di Trino, ospitata nella splendida cornice di Palazzo Paleologo, sarà l’ottava edizione del Festival. Così, il direttore di Libero Alessandro Sallusti dialogherà sulla situazione della stampa in Italia e sui grandi tema di attualità culturale e politica nella città dove fiorì l’arte della tipografia e si stampò la prima copia della Commedia con l’aggettivo «Divina», Gabriele Lavia renderà omaggio a Dante Alighieri interpretandone i più noti canti, l’attore e doppiatore Luca Ward, accompagnato dalla chitarra di Daniele Stefani, sarà in scena per raccontare uno dei capisaldi del neorealismo italiano come “Riso amaro”, e Miss Italia 2022 Lavinia Abate con Patrizia Mirigliani, patrona del concorso di bellezza, ricorderà come Silvana Mangano, protagonista del film, iniziò la sua carriera partendo proprio da quella passerella. E ancora, l’attore Sebastiano Tringali reciterà alcuni brani tratti dai più importanti discorsi di Cavour, proprietario della grangia di Leri. Torneranno poi a esibirsi Arianna, da giovanissima volto e voce ufficiale della Disney con la band diretta dal maestro Valeriano Chiaravalle, e Federico Palmaroli in arte #Osho con i suoi irriverenti meme satirici. Infine, premio speciale a Mariuccia Bolle, mamma dell’etoile dei due mondi Roberto, che proprio a Trino deve i suoi natali e l’inizio della sua straordinaria carriera durante un intermezzo di danza affidato a Barbara Altissimo, coreografa, performer e regista protagonista del teatro-danza contemporaneo. Il programma completo
“Esprimo apprezzamento per questa sfida importante che Cultura&Identità ha lanciato a livello nazionale per conservare e valorizzare i tesori che abbiamo sul territorio raccontandoli e promuovendoli – ha affermato l’assessore Marrone – Si tratta infatti di una riscoperta delle radici delle varie zone, oltre che un palcoscenico per voci controcorrente che riscutono grande successo di pubblico ma che vanno portate tra la gente. Per questi motici la Regione continuerà a dare massimo sostegno al progetto”.
“In questo festival – ha dichiarato l’assessore Poggio – è racchiuso il nostro dna, il nucleo da cui è scaturito il carattere dei piemontesi, il modo di pensare, il modo col quale abbiamo costruito le relazioni con il mondo che ci circonda. Dobbiamo essere orgogliosi del nostro passato, ma dobbiamo imparare anche a essere gelosi di ciò che abbiamo costruito difendendo le nostre eredità e le nostre identità come si fa coi i figli. L’obiettivo è quindi far conoscere la storia, le radici e i personaggi importanti che hanno dato e danno lustro al territorio e generare l’orgoglio e la passione di raccontarlo, motivando a realizzare iniziative che generino anche economia e un indotto importante”.
“Il progetto del Festival e la rete delle Città Identitarie si sposa perfettamente con l’impegno che la nostra amministrazione mette ogni giorno nel valorizzare il patrimonio storico, artistico e culturale trinese – ha evidenziato il sindaco Pane – Pur essendo una piccola cittadina, conserviamo le tracce di un passato molto ricco e nomi illustri che qui hanno lasciato un segno, intrecciandosi con la storia del Paese. Siamo molto orgogliosi di poterci raccontare grazie a questo evento, che sarà anche l’occasione per parlare dell’associazione dei Borghi delle vie d’acqua, creata per creare l’identità dei borghigiani”.
“Trino è un borgo tutto da scoprire – ha concluso Sylos Labini – Da Cavour a Roberto Bolle, passando per la prima stampa della Divina Commedia, ha tanti simboli e personaggi per fare della propria cultura un brand nazionale”.
I Festival delle Città Identitarie sono realizzati con il contributo del Ministero della Cultura e del Centro per il Libro e la Lettura del MIC, in collaborazione con i Comuni interessati.
Fonte: Regione Piemonte