Non si ferma ad agosto il Monfrà Jazz Fest, anzi, ormai questo mese è diventato un’occasione per unire alla musica d’autore un paesaggio sempre più fruito da turisti e residenti. E di paesaggi il MonJF ne farà vedere parecchi ai suoi spettatori, attraverso una serie di “concerti cartolina” che si concentreranno in alcuni dei luoghi più belli e panoramici della Valle Cerrina.
Si comincia l’11 agosto al Santuario di Crea, capitale spirituale nonché luogo più elevato e suggestivo del Monferrato Casalese. Alle 21 è prevista l’esibizione di Valerio Signetto trio, formato da Valerio Signetto, sax contralto, Marco Parodi, chitarra ed Enrico Ciampini, contrabbasso. Il concerto è tutto dedicato al grande saxofonista americano Paul Desmond (anima del Dave Brubeck Quartet e autore di Take Five).
L’esibizione è preceduta dalla visita guidata (h 17 e 18.30) al Sacro Monte di Crea a cura dell’ Ente Gestione Sacri Monti con l’apertura speciale di tre cappelle recentemente restaurate. Alle ore 20 è possibile partecipare a una cena gourmet a cura del Ristorante di Crea (prenotazioni allo 0142. 940108) e a seguire degustazioni di vino.
L’ingresso al concerto e alle visite guidate è gratuito.
Il 12 agosto ci si sposta su una altra collina della valle: il Belvedere di San Luigi a Cantavenna di Gabiano che offre una vista spettacolare sul percorso del Po e su tutta la parte occidentale della Pianura Padana. In programma alle 21 l’esibizione del Malazur trio in un concerto dal titolo “Sogni ad occhi aperti” con Stefano Goia, chitarra, Paolo Bertazzoli, chitarra e Luca Negro, contrabbasso. Per chi desidera la giornata comincia già alle ore 17.45 con la visita guidata al Bosco Vetusto a cura del Parco del Po piemontese (Partenza dal Belvedere sulla strada principale di Cantavenna), mentre alle 20 si può fare merenda sinoira a cura di I Love Cantavenna. (Prenotazioni 339.4611304, 333 452291).
Anche in questo caso l’ingresso al concerto e alle visite guidate è gratuito.
Doppio appuntamento invece il 13 agosto: si comincia alle 18 a Piancerreto di Cerrina, nel parco della casa che fu dello scrittore e regista Armand Gatti, con il duo “Soundset Blues” formato da Dario Lombardo, armonica, e Andrea Scagliarini, chitarra. La casa museo di Armand Gatti sarà visitabile con visite guidate a partire dalle 16, mentre alle ore 19.30 è allestita una merenda sinoira a cura della Pro Loco di Piancerreto (prenotazioni 346.0873570). Ingresso gratuito al concerto e alle visite guidate.
Appena poche ore dopo alle 21,30 ci si sposta a Mombello, alla Cantinetta Resort di via Roma 64, con un concerto degustazione molto particolare dal titolo “Il canto della fenice – Sulle tracce di Jeanne Lee”. A ricordare la cantante, compositrice e poetessa USA saranno Gabriele Guglielmi, voce, Paolo Maggiora, piano, mentre Silvia Ferraris renderà ancora più poetico l’omaggio con la sua danza. Arrivando alle ore 20.00 si può partecipare a una degustazione di vino a cura della Cantinetta resort (prenotazioni 339.2315897). Ingresso gratuito al concerto, consumazioni a pagamento.
Il 14 agosto il Monfrà Jazz Fest si sposta sulla piazza principale di Varengo, frazione di Gabiano, che domina la valle Cerrina. Alle 21 si esibisce Le Scat Noir Jazz Vocal Trio con Natalia Abbascià, voce e violino, Sara Tinti, voce e pianoforte e Ginevra Benedetti, voce. L’esibizione è preceduta alle 19 dalla visita guidata alla Chiesa di Sant’Eusebio e alle ore 20 dalla tradizionale merenda sinoira (prenotazioni 348.8227808). Ingresso gratuito a concerto e visite guidate.
Concludono agosto altri due appuntamenti della rassegna Off del MonJF alla Birreria Moonfrà Via Visconti 9 di Casale Monferrato dove il 18 agosto alle ore 21 si esibisce il “Bossa & Jazz duo” con Fabiana Rosa e Sandro Martinotti e il 31 agosto lo “Smokey Notes duo”, di Susanna Maiolani e Simone Menicacci. Ingresso gratuito.
E poi il Fest continua: a settembre già il primo del mese c’è un data di quelle imperdibili: Il quintetto “Les Bohémiens”, in una prima assoluta che vede reinterpretare Puccini in chiave Jazz alla Mazzetti di Altavilla.
Gli artisti di Monfrà Jazz Fest Focus Valcerrina
VALERIO SIGNETTO TRIO Plays PAUL DESMOND
Valerio Signetto – sax contralto; Marco Parodi – chitarra; Enrico Ciampini – contrabbasso
Raggiunta la notorietà̀ nel gruppo di Dave Brubeck (in particolar modo con il famosissimo Take Five di sua composizione), il saxofonista Paul Desmond ha continuato le proprie esperienze musicali fondando quartetti in cui la parte armonica è svolta da un chitarrista: prima Jim Hall e poi Ed Bickert. In ogni caso sia che si tratti di brani originali, sia che si tratti di rielaborazione di standard Jazzistici, la caratteristica del gruppo è costituita dal sound molto particolare: il suono “gentile” e suadente del saxofono si incastra in elaborati intrecci sonori con quello della chitarra, mentre la ritmica mantiene alta la pulsazione e lo swing per creare un effetto di tensione costante.
La passione per questi suoni e queste atmosfere e le caratteristiche dei musicisti, hanno spinto il quartetto del saxofonista torinese Valerio Signetto a lavorare sul repertorio di Paul Desmond per cercare di coglierne gli aspetti salienti e ricrearne le sonorità̀ in modo da portare all’attenzione del pubblico la figura del grande saxofonista americano spesso sottovalutato.
MALAZÙR TRIO
Stefano Goia – chitarra semiacustica; Paolo Bertazzoli – chitarra manouche; Luca Negro – contrabbasso
Malazùr nasce nel 2019 per iniziativa di tre giovani musicisti impegnati da anni nella scena musicale italiana e internazionale. La comune passione della musica jazz, ed in particolare nella sua veste tradizionale europea, ha portato il trio a intraprendere un viaggio sonoro attraverso luoghi lontani nel tempo e nello spazio. La prima tappa è la Parigi degli anni 30 dove Django Reinhart e il suo storico Hot Club de France infuocavano le corde dello Swing, ma il viaggio prosegue in un lungo itinerario intorno al mondo, nell’intento di afferrare quell’eco e mettere in valigia altri ritmi di Sudamerica e Africa oltre alle melodie tradizionali europee.
LOMBARDO SCAGLIARINO DUO
Dario Lombardo – chitarra acustica, chitarra resofonica e voce; Andrea Scagliarini – armonica e voce
Dario Lombardo e Andrea Scagliarini suonano insieme dal 1978 e fin dal loro primo concerto hanno sempre approfondito ed affinato la conoscenza dei linguaggi del Blues anche attraverso le rispettive collaborazioni con molti musicisti americani. Tra questi ricordiamo soprattutto Phil Guy, ma anche Homesick James, Eddie Kirkland, Sonny Rhodes, James Wheeler, le cantanti Delores Scott e Deitra Farr ed infine il chitarrista John Primer. Musicisti legati quindi a doppio filo alla scena contemporanea ed elettrica del Blues di Chicago, Lombardo e Scagliarini hanno anche praticato il lato acustico di questa musica, fondando nel 1995 il duo che porta semplicemente i loro nomi.
Con questa formazione i due musicisti torinesi, parte fondamentale di quella generazione di strumentisti che dalla metà degli anni ’70 ha dato il via al Blues in Italia, esplorano i terreni ed i suoni da cui il Blues è nato calandoli nella attualità e rivestendoli quindi di molte delle sonorità e dei ritmi odierni.
Nel loro spettacolo potremo ascoltare sia i ruvidi classici del Delta e del Piedmont Blues che le più sofisticate atmosfere Folk Blues e Ragtime affiancate alla rilettura acustica di classici del Blues contemporaneo, della Soul Music e di alcuni dei brani originali di Dario Lombardo. I suoni saranno quelli delle chitarre acustiche a 6 e 12 corde e poi quelli delle metalliche chitarre resofoniche che, mescolati con le armoniche diatoniche, creeranno un tappeto sonoro unico che farà viaggiare il pubblico attraverso molti dei differenti suoni e ritmi che negli anni hanno formato gli stili ed i suoni del Blues e delle musiche ad esso collegate.
Talvolta vengono inserite nello spettacolo anche chitarra ed armonica elettrificate per suonare quello che a lungo è stato il Blues suonato nelle strade di città come Dallas, New Orleans o Chicago semplicemente chiedendo l’elettricità per gli amplificatori ad un negozio o ad una casa, e che, qualche volta, con un poco di fortuna, è ancora possibile ascoltare camminando per le vie di queste città.
Un duo quindi formato da musicisti legati da una lunga collaborazione e conoscenza reciproca, in grado di soddisfare i palati più esigenti ma anche di avvicinare al Blues coloro i quali si trovassero a conoscere per la prima volta la musica del Diavolo.
IL CANTO DELLA FENICE – Sulle tracce di Jeanne Lee
Gabriele Guglielmi – voce e violino; Paolo Maggiora – pianoforte e elettronica, Silvia Ferraris – danza
Jeanne Lee (29 gennaio 1939- 25 ottobre 2000) è stata una delle grandi voci dimenticate del jazz. Cantante, poetessa, danzatrice, compositrice, improvvisatrice ed educatrice statunitense. Un’artista multisciplinare con una carriera quarantennale e più di 40 album registrati. Uno stile vocale che unisce il richiamo alle prime vocalist jazz mainstream, come Billie Holiday e Dinah Washington, all’intellettualismo dell’avanguardia postbellica e della musica sperimentale. Dal primo album in duo con il pianista Ran Blake, The Newest Sound Around (1961), il suo è stato un percorso ricco di incontri con i grandi del jazz, del free jazz e della musica del Novecento. Da Archie Shepp a Carla Bley, da Cecil Taylor e Gunter Hampel a Mal Waldron, passando per John Cage. Lo spettacolo è frutto di un lavoro di ricerca che ha avuto l’obiettivo di ricostruire l’entusiasmante storia artistica e umana di una donna che non sempre in vita ha avuto il riconoscimento che le spettava, ma che sempre più oggi viene riscoperta grazie anche ad importanti e recenti ritrovamenti discografici.
LE SCAT NOIR
Natalia Abbascià – voce e violino; Sara Tinti – voce e pianoforte; Ginevra Benedetti – voce.
Il progetto “Le Scat Noir” nasce nell’estate del 2013. Tre ragazze provenienti da nord, sud e centro Italia si incontrano al conservatorio di Ferrara per lo stesso motivo: studiare musica jazz. Dopo aver arrangiato diversi standard, brani tratti dal repertorio del cantautorato italiano e di diversa provenienza, il trio vocale si è focalizzato maggiormente nella realizzazione di brani originali. Pezzi caratterizzati dall’unione e dalla diversità del background musicale delle tre componenti del gruppo. Questo eclettismo è uno degli aspetti caratteristici del loro modo di comporre e di lavorare insieme. La natura del loro organico le induce a utilizzare ed esplorare il corpo e la voce in tutte le loro potenzialità sonore e timbriche. Nei loro live alternano brani a cappella ad altri con accompagnamento strumentale di violino e pianoforte.
Durante il loro percorso hanno ottenuto numerosi riconoscimenti in diversi concorsi, esibendosi in concerti e rassegne prestigiose.
Per informazioni www.monjazzfest.it