Attualità, Casale Monferrato

Assegnato all’Associazione Sentieri Alta Val Malone il Premio Luisa Minazzi 2023

PASSO DOPO PASSO, HANNO FATTO RIVIVERE LA LORO TERRA

ACCANTO AL PREMIO, IL FESTIVAL DELLA VIRTÙ CIVICA, CHE SI È SVOLTO IN MONFERRATO DA SETTEMBRE A DICEMBRE CON TANTI EVENTI CHE HANNO COINVOLTO IL PUBBLICO E LE SCUOLE

È stato assegnato all’Associazione Sentieri Alta Val Malone, della provincia di Torino, il Premio “Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno”, alla sua XIV edizione. La cerimonia di consegna del Premio si è tenuta nel pomeriggio, del 24 novembre, a Casale Monferrato (AL), la città piemontese teatro da alcuni anni dell’importante riconoscimento promosso da Legambiente e dalla rivista La Nuova Ecologia insieme al Comitato organizzatore di Casale Monferrato (AL), all’Ente di Gestione delle Aree Protette del Po piemontese e al Comune monferrino.

«L’Alta Val Malone nel tempo è stata abbandonata e nel giro di sessant’anni il territorio, fino ad allora curato, si è completamente rimboschito. E i sentieri che collegavano le tante borgate che costituiscono i comuni di Corio e Rocca Canavese erano diventati impraticabili. Nel 2007 abbiamo capito che dovevamo fare qualcosa. All’inizio eravamo pochi e derisi. Un sentiero riaperto è però non soltanto una via di comunicazione, ma anche sociale e culturale. Così, i sentieri sono diventati due e poi tre e pian piano le forze vive della nostra società si sono aggregate. Aldilà dei 170 chilometri di sentieri recuperati, del racconto che ne facciamo e del sistema di accoglienza che abbiamo sviluppato, il nostro più grande successo è aver fatto capire alle persone che stiamo lavorando per il bene collettivo. Come diceva Jean Giono, immaginare è scegliere l’avvenire. Noi a questo ci ispiriamo», dice Mauro Salot, presidente dell’associazione che ha conquistato il cuore del pubblico e ha ricevuto il prestigioso riconoscimento dal Sindaco della Città di Casale Federico Riboldi e dagli organizzatori. Oggi sono ottocento i soci sostenitori e sessanta i volontari che lavorano per il ripristino della rete dei percorsi e stanno rilanciando l’area, conservando, valorizzando e comunicando l’intero patrimonio paesaggistico, escursionistico e storico.

«La realtà premiata quest’anno che ha al centro il recupero della viabilità pedonale dell’Alta Val Malone (TO) e le storie finaliste del Premio intitolato a Luisa Minazzi 2023 sono tutti esempi di virtù civica e modelli della transizione ecologica dell’Italia – dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente –. Siamo orgogliosi del riconoscimento che continuiamo ad assegnare alle storie di donne e di uomini della società civile, del mondo della ricerca, delle istituzioni e dell’imprese accomunati dalla solidarietà, dall’impegno per l’interesse comune, dalla tutela della legalità e dell’ambiente. Un premio che ci permette anche di tenere alta l’attenzione sulla lotta all’amianto, killer silenzioso che a 30 anni dalla sua messa al bando continua a causare vittime, contro cui Luisa Minazzi si è battuta per tutta la sua vita, in qualità di docente e assessora all’ecologia; e per il quale continuiamo a chiedere al Governo provvedimenti incisivi, e non più prorogabili, nella direzione della messa in sicurezza e la bonifica degli edifici e dei territori contaminati e della promozione di campagne di informazione e sensibilizzazione ad hoc rivolte ai cittadini e alle cittadini». 

«Anche quest’anno la vita e l’impegno degli otto candidati al Premio Luisa Minazzi testimoniano quanto i singoli possano fare per proteggere, valorizzare e promuovere l’ambiente e il territorio in cui vivono. Storie come le loro sono spesso lontane dai riflettori e proprio per questo è importante metterle in luce, perché siano da ispirazione a chi ha voglia di impegnarsi nel quotidiano per la transizione ecologica e per un mondo in pace», aggiunge Francesco Loiacono, direttore di La Nuova Ecologia.

«Oggi ha compimento il percorso della quattordicesima edizione di un premio che negli anni ha saputo offrire riflessioni, spunti e interazioni con personalità di alto profilo che hanno influito positivamente, con il loro apporto, al dibattito e all’innovazione sostenibile. Essere nella short list di questo prestigioso premio è, di per sé, un riconoscimento a un’attività di altissimo valore: annualmente il Premio Luisa Minazzi Ambientalista dell’anno contribuisce divulgare e a diffondere conoscenze ed esperienze che hanno creato, sin dalla prima edizione, un patrimonio di assoluto valore per tutta la collettività. Congratulazioni ai vincitori, con l’augurio che il loro contributo possa brillare sempre più a vantaggio di tutta la società», commenta il Sindaco della Città di Casale Federico Riboldi. «Questo premio è un evento d’eccezione che offre ai nostri concittadini un momento irripetibile di confronto e formazione, apprezzabile e lodevole che ci auguriamo possa essere fonte di ispirazione per tutti», aggiunge l’Assessore all’Ambiente della Città di Casale Cecilia Strozzi

«Ogni edizione del Premio Ambientalista dell’Anno è una grande scoperta e soddisfazione. Per il Piemonte un riconoscimento importante soprattutto per un territorio, quello casalese, simbolo della lotta all’amianto – per altro non ancora finita-, di resilienza e di ripartenza di un’intera comunità. Con l’Associazione Sentieri Alta Val Malone il premio torna ad una realtà piemontese dopo il 2019 con l’esperienza della Cartiera Pirinoli. Un progetto di sviluppo locale che, passo dopo passo, costruisce «sentieri per andare lontano». La cura del territorio passa dalla conoscenza e Mauro Salot e il suo gruppo si impegnano ogni giorno a ripristinare i sentieri per la corretta e sostenibile fruizione del territorio montano», considera la presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta Alice De Marco.

Il Premio, che dal 2012 è intitolato a Luisa Minazzi, morta nel 2010 di mesotelioma a soli 57 anni, dopo una vita spesa in trincea a difesa dell’ambiente come direttrice didattica, attivista e amministratrice comunale, punta infatti a valorizzare persone impegnate per il benessere della comunità, la diffusione del messaggio ambientale, l’innovazione d’impresa, la salvaguardia del territorio. 

«Gli oltre 4.500 voti complessivamente espressi da tutta Italia testimoniano quello che noi sosteniamo da sempre, e cioè che tutti i candidati sono in realtà vincitori – spiegano Vittorio Giordano e Marco Fratoddi, coordinatori del “Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’Anno” e del Festival della virtù civica –. In quattordici edizioni abbiamo costruito un Albo d’oro di storie che scaldano il cuore, che coinvolgono, che hanno un impatto positivo e che, soprattutto, dimostrano che ognuno può fare la differenza. Per questo, ringraziamo, accanto all’Associazione Sentieri Alta Val Malone, la Cooperativa agricola Girolomoni checoltiva attenta alla biodiversità, Antonio Lancellotta che raccoglie gli agrumi pensando di produrre l’energia che gli serve con l’agrivoltaico, Mariasole Bianco che guarda all’oceano insegnando ad averne cura, Maria Cristina Ribera cheesige che siano puniti i reati contro l’ambiente, Nicola Lamberti che pensa che lo spreco alimentare non possa più trovare nessuna giustificazione, Paola Michelozzi chericerca come eliminare le cause ambientali che inducono malattie, Mao Valpiana che pensa che la guerra si possa fermare non con le armi ma con la solidarietà, la convivenza, la nonviolenza». 

La cerimonia di premiazione è stata aperta dai saluti istituzionali del Comune di Casale Monferrato, nella persona dell’Assessore all’Ambiente Cecilia Strozzi, e ha visto gli interventi, tra gli altri, del direttore generale di Legambiente Giorgio Zampetti, del direttore di La Nuova Ecologia Francesco Loiacono, della presidentessa di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta Alice De Marco, della direttrice dell’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese Monica Perroni, dei coordinatori del Premio Vittorio Giordano, responsabile di Legambiente Circolo Verdeblu, e Marco Fratoddi, giornalista e direttore di Sapereambiente. Intervistati dalla giornalista Marina Maffei, i candidati al Premio hanno mostrato con semplicità come l’impegno e la passione, messi al servizio di una giusta causa, non siano mai vani. 

A ogni candidato i rappresentanti delle varie realtà che rendono viva e partecipata la manifestazione hanno consegnato un riconoscimento e una targa originale prodotta dall’artista e artigiano Gianmaria Sabatini con la pietra da cantone tipica delle colline monferrine. 

Il “Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’Anno” è stato accompagnato dal Festival della virtù civica, alla settima edizione ed organizzato tra le colline del Monferrato con l’intento di amplificarne il messaggio.

Dopo una riuscita anteprima a settembre e alcuni appuntamenti ad ottobre, il Festival è entrato nel vivo questa settimana con incontri che hanno coinvolto in particolare le scuole di Casale Monferrato. Lunedì 20 novembre, all’Istituto comprensivo Francesco Negri, ci si è confrontati sui «Cittadini del presente. Seminario di formazione sull’insegnamento dell’educazione civica», con la moderazione di Marco Fratoddi e gli interventi di Daniela Montanucci, Cinzia Bonadio, Lilly Cacace e Silvia Marzo. Martedì 21 novembre, nel giardino del chiostro di Santa Chiara, le bambine e i bambini della scuola dell’infanzia Il Piccolo Principe sono stati protagonisti di una colorata e allegra Festa dell’albero. Sempre martedì 21 novembre, all’Istituto di Istruzione superiore Leardi, una delegazione di ricercatori del Politecnico di Torino ha incontrato alcune classi degli istituti secondari di secondo grado della rete Scuole insieme, per approfondire con i ragazzi il tema di stretta attualità dell’inquinamento da microplastiche. Il Politecnico di Torino ha infatti collaborato con Rete Scuole Insieme – AfeVA, Ecofficina S.r.l. e Legambiente Circolo Verdeblu, alla realizzazione della mostra «Plastiche», una exhibit interattiva multimediale per scoprire, giocando, il mondo delle plastiche e come evitare che inquinino il pianeta, in corso fino al 29 novembre (dal lunedì al venerdì per le scuole, sabato e domenica aperta al pubblico) presso la ex Chiesa Mater Misericordiae, in piazza San Domenico a Casale. 

Mercoledì 22 novembre gli studenti dell’Istituto di Istruzione superiore Sobrero si sono cimentati, in un laboratorio con la consulenza scientifica dell’istituto Crea – Centro Ricerca Foreste e Legno, nel calcolo per «La cattura del carbonio nella Foresta condivisa del Parco del Po piemontese». 

Giovedì 23 novembre, sempre al Sobrero, è stato presentato il progetto «Manta River project 2, la ricerca delle microplastiche nel fiume Po. Una bella collaborazione per conoscere meglio l’ambiente». A cura di tecnici dell’Autorità di Bacino del fiume Po, ha visto la collaborazione nelle attività di raccolta campioni per i monitoraggi dell’associazione Amici del Po. L’evento è stato fatto in collaborazione con l’Ente di gestione delle aree protette del Po piemontese.

Il Festival si concluderà la mattina di sabato 25 novembre, all’Istituto di Istruzione superiore Balbo, plesso Lanza, con un incontro con la Cooperativa Girolomoni, candidato al Premio Ambientalista dell’anno, e all’Istituto di Istruzione superiore Leardi, con «L’oceano ha bisogno di noi. Le decisioni che prenderemo nei prossimi anni condizioneranno la vita sul nostro pianeta. Ognuno di noi può fare la differenza», un approfondimento sugli inquinamenti da plastiche durante il quale interverranno le ricercatrici del Politecnico di Torino Tonia Tommasi e Rossana Bellopede, Mariasole Bianco presidente di Worldrise e candidata al Premio Ambientalista dell’anno, Alice De Marco, presidentessa di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e portavoce Goletta dei laghi e Goletta verde.  

«L’Ente-Parco sostiene da sempre il Festival della Virtù Civica. Quest’anno, in particolare, ha organizzato numerosi eventi con la presenza del proprio personale presso le scuole delle nostre aree protette ed insieme alle associazioni per piantare alberi e arbusti in occasione della Festa Nazionale dell’Albero, con l’intento di ricordare l’importanza dei servizi ecosistemici offerti dalle piante. Altro evento organizzato dall’Ente Parco durante il Festival il convegno dedicato al tema delle micro-plastiche nel fiume. Viva la virtù civica!», ricorda Monica Perroni, direttrice dell’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese.

«Ringraziamo tutti coloro che rendono possibile questa realtà – concludono i coordinatori – ed in particolare la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria per il contributo e AFeVa, Avis Casale Monferrato, Equazione, Autocarrozzeria Bagna e Krumiri Rossi per il sostegno».

Commenta l'articolo

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Seguici su instagram!

Iscriviti alla Newsletter

Seguici su Facebook