Casale Monferrato, Scuola

Istituto Balbo – Visita dell’Aula Amianto dei candidati al “Premio Luisa Minazzi”

Venerdì 24 novembre si è svolta a Casale la cerimonia di consegna del premio “Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno”. Prima di recarsi in Comune per la premiazione, i candidati hanno però avuto modo di visitare l’Aula Amianto del Liceo Balbo, tappa imperdibile se si hanno a cuore le tematiche ambientali.

Le guide coinvolte sono state la professoressa Adriana Canepa e, come tutor, la studentessa Francesca De Filippis. La visita dell’aula si è svolta cercando di coinvolgere attivamente l’uditorio a partire da una presentazione generale: le due facce dell’amianto, le conseguenze che questo materiale ha causato e l’impegno che Casale ha sempre profuso e con il quale ancora contribuisce per lottare ed ottenere giustizia. Infine, il gruppo si è recato in visita al parco Eternot, di cui è stato illustrato il significato, motivo di ricordo e simbolo di resilienza del dramma.

Successivamente, l’Istituto Balbo, insieme con altre scuole casalesi, è stato invitato alla premiazione in Comune per presentare il progetto “Storia e Memoria”, finanziato dalla CRAL e realizzato da Ecofficina. Tramite la pianificazione di due percorsi attraverso la città di Casale, da una parte viene raccontata la sua storia negli anni del funzionamento della fabbrica Eternit, dall’altra viene promosso il futuro della città dal punto di vista naturalistico e sportivo. Questo è stato reso possibile tramite la realizzazione di video recitati da studenti delle diverse scuole per ogni tappa del tragitto. In particolare, la classe IB del Liceo Classico si è occupata di scrivere i testi che verranno allegati ai contenuti multimediali, cercando di comunicare in modo innovativo e chiaro un messaggio di speranza per un futuro migliore.

Sempre in materia di ambientalismo, prezioso è stato il contributo delle tutor del Balbo alla mostra “Plastiche” realizzata da Ecofficina, che hanno accolto e guidato gli studenti delle scuole medie Trevigi e Martiri. “Siamo state fortunate per aver avuto la possibilità di partecipare a questa iniziativa e di confrontarci con i nostri compagni (durante le ore di formazione) e poi con ragazzi più piccoli durante le ore di gioco”, commenta Amalia Casonato, IB Classico. “L’argomento delle plastiche è un problema che bisognerebbe far conoscere a più persone possibili, soprattutto alle nuove generazioni per responsabilizzarle. Per quanto riguarda la nostra esperienza personale, conserveremo questo progetto nei nostri ricordi e faremo tesoro di quello che abbiamo appreso”.

Commenta l'articolo

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Seguici su instagram!

Iscriviti alla Newsletter

Seguici su Facebook