Domenica 3 dicembre la Canottieri Casale scende in campo davanti al proprio pubblico (inizio ore 10, ingresso libero) per confermare quanto di buono fatto sette giorni prima sulla terra rossa indoor dell’Associazione Tennis Verona, con la vittoria per 3-1 nell’andata della semifinale playoff di Serie A1 femminile. Come ribadito nei giorni scorsi, alle campionesse d’Italia, capitanate da Giulia Gabba, basterebbero due punti per chiudere i conti e conquistare per il secondo anno consecutivo un’altra storica finale scudetto a Torino (sabato 9 dicembre).
Verona rimane una formazione molto ostica per quello che ha dimostrato domenica, in una sfida decisa davvero su pochi punti. Un doppio, composto da Angelica Raggi e Angelica Moratelli, molto simile per prestazioni a quello monferrino che vede in coppia Jessica Pieri e Lisa Pigato, proprio loro sono state le mattatrici nei singolari che hanno deciso il risultato finale di gara-1. Saranno partite equilibrate con tante emozioni come solo una semifinale playoff è capace di regalare. Un turbinio di emozioni quelle vissute anche dalla capitana Giulia Gabba, con dieci ore consecutive di tennis negli occhi e il valore aggiunto di questa squadra che risiede proprio nel ruolo più importante di questo sport individuale, che diventa di squadra per i campionati. Una figura carismatica che sta portando avanti il progetto della Canottieri in questa Serie A1 a otto squadre. Ricordando la formazione di Verona composta dalla greca Valentini Grammatikopoulou, 1.8, 217 del ranking mondiale, dall’olandese Lesley Kerkhove, 1.8 e 229 Wta, dall’iberica Eva Guerrero Alvarez, 2.1 e 356 delle classifiche professionistiche, dalle azzurre Angelica Moratelli, (vivaio) 2.1 e 553 Wta e Angelica Raggi, 2.1 e 990 al mondo, coach Gabba potrebbe azzardare una variazione di qualche pedina nella formazione domenicale: oltre ai vivai Lisa Pigato ed Enola Chiesa (senza dimenticare Greta Rizzetto), la capitana monferrina ha a disposizione la finlandese Anastasia Kulikova, la rumena Andreea Mitu, oltre alle due italiane Deborah Chiesa e Jessica Pieri. Adesso parola al campo.
