Alle 8,30 di lunedì 26 febbraio è iniziata l’attività del Centro Diurno Mnemosine.
Con la trepidazione e l’emozione del primo giorno di scuola e di ogni esperienza umana e relazionale, l’èquipe di operatori, professionisti e volontari formati ha accolto i primi ospiti accompagnati dai familiari, alcuni dei quali sono stati presenti per tutto il giorno per un inserimento il più naturale possibile.
La preparazione e la formazione specifica dello staff ha fatto sì che la giornata trascorresse serenamente, risolvendo con delicatezza e prontezza le piccole iniziali criticità prevedibili nell’ingresso in un’esperienza nuova di pazienti con declino cognitivo.
Colazione al bar in compagnia, un po’ di chiacchiere di conoscenza, poi le prime e graduali attività, chi in salotto, chi in cucina, chi nella sala-giardino; due passi nella città interna (con tanto di mini vasca in via Roma e sosta sulle panchine di Piazza Mazzini) e poi il pranzo al ristorante, tra le vedute fotografiche dulle belle colline del Monferrato. Un bel programma giornaliero che racconta la capacità di programmazione specifica e la validità di assistenza e di cura, ma che non può comunicare l’emozione negli sguardi, l’intensità della relazione tra gli operatori e gli ospiti, l’attenzione in ogni gesto, il sospiro di sollievo, anche se temporaneo, dato ai familiari; non si può raccontare, per percepirlo bisogna entrare nel Centro Diurno, anche solo per un istante, il tempo di un battito di cuore.
Manuela Meni