Dal 14 al 17 aprile il Piemonte vitivinicolo è presente a Verona alla 56° edizione di Vinitaly, il Salone internazionale dei vini e distillati.
Ad accogliere i visitatori al Padiglione 10 di Veronafiere, l’Area Piemonte: inaugurata con la partecipazione delle istituzioni, sono1.500 metri quadrati espositivi a cura di Piemonte Land of Wine (l’ente che riunisce i 14 consorzi piemontesi del vino) che rappresenta 112 aziende insieme ai consorzi di tutela e alle associazioni di produttori, con uno spazio Degustazioni a cura dei sommelier Ais Piemonte e uno spazio Incontri in cui si svolgono gli eventi promozionali dedicati ai vini e distillati doc e docg.
Si è inoltre si è tenuto il passaggio di consegne da Erbaluce Vitigno dell’anno 2023 a Brachetto Vitigno dell’anno 2024, dando il via al programma di iniziative per la sua valorizzazione.
Iniziate anche le degustazioni al Ristorante Piemonte, unico tra le regioni che partecipano alla fiera e quest’anno ampliato con una maggiore disponibilità di coperti. A curarlo gli chef stellati piemontesi Maurilio Garola (14 e 15 aprile) e Massimo Camia (16 e 17 aprile), che propongono un menù a base dei prodotti di qualità del territorio in abbinamento ai vini piemontesi. Altra novità di quest’anno è lo spazio lounge annesso al ristorante a cura del Consorzio Asti Docg.
Presente all’inaugurazione anche l’artista Ambra Viviani (1993, vive e lavora tra Basilea e Napoli), ideatrice dell’immagine grafica coordinata che identifica il Piemonte del vino 2024 e vincitrice del concorso “L’arte contemporanea per il Piemonte del vino”, indetto da Regione Piemonte in collaborazione con Artissima, la fiera internazionale di arte contemporanea che si svolge a Torino, e Piemonte Land of Wine. Una collaborazione che quest’anno ha raggiunto i dieci anni e che rende il Piemonte l’unica Regione a fregiarsi di un’opera d’arte originale per la propria immagine vitivinicola istituzionale.
Il vino in Piemonte
A Vinitaly è stato rimarcato che il Piemonte con i suoi vini eccellenti è punto di riferimento sui mercati internazionali, forte per la qualità e storicità delle produzioni e anche per un’offerta di prodotti innovativi: sono 44 mila gli ettari di vigneto (il 7% del vigneto Italia), 19 i vini a docg (su 73 nazionali, il 26%) e 41 a doc (su 332 nazionali, il 12%), che costituiscono il 94% della produzione a denominazione. Il Piemonte vanta 20 vitigni autoctoni storici e i Paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato riconosciuti Patrimonio Unesco dal 2014, dei quali quest’anno si celebra il 10° anniversario.
La rete di produzione è costituita da 18mila aziende vinicole, 35 cantine cooperative con circa 8mila soci, 15 Enoteche regionali e 14 Consorzi di tutela con Piemonte Land of Wine e Vignaioli Piemontesi, 6 Strade del vino e dei sapori.
Il Piemonte è secondo in Italia per impatto di fatturato e nel 2023 il valore della produzione è stato di 1,36 miliardi di euro, in crescita sul 2022 (1,23 miliardi) con un +10,2%. Sono 2,06 milioni di ettolitri prodotti per la vendemmia 2023 (-14% rispetto ai 2,26 milioni del 2022) a causa di siccità e temperature record, ma la qualità dei prodotti molto buona.
Secondo “I numeri del vino in Piemonte”, ricerca realizzata da Nomisma Wine Monitor in collaborazione con Unicredit e Veronafiere, in Piemonte il vigneto si mantiene costante e rappresenta il sesto a livello italiano per estensione con 45.725 ettari con una produzione dell’88% destinata alle Dop. Cresce invece la superficie coltivata a biologico con 4200 ettari nel 2022 e +305% dal 2012. Il Piemonte si colloca come seconda regione per valore export di vino e in cinque anni ha avuto una crescita del 19% registrando nel 2023 1 miliardo e 200 mln di euro. Altro dato interessante il dato percepito del consumatore italiano: il Piemonte emerge come la regione con i vini di maggiore qualita’ (in particolare per i rossi).