Domenica 16 giugno, nel segno del cicloturismo, il secondo capitolo della manifestazione promossa dall’Amministrazione comunale, con l’obiettivo di valorizzare il tessuto imprenditoriale del Distretto Urbano del Commercio di Chivasso.
Al via nelle prossime ore la seconda edizione del festival “Canali” di Chivasso, in programma domani, domenica 16 giugno, con l’obiettivo di valorizzare le eccellenze imprenditoriali del Distretto Urbano del Commercio e, al tempo stesso, promuovere la mobilità sostenibile del territorio. Focus del 2024, infatti, il cicloturismo, un tema quanto mai d’attualità, che verrà analizzato durante la giornata con diversi ospiti e, per concludere, anche attraverso un’inedita rappresentazione teatrale.
Testimonial della manifestazione di quest’anno – che, dodici mesi orsono, si era focalizzata sull’atletica con il volto-simbolo di Elisa Rigaudo, bronzo alle Olimpiadi di Pechino 2008 – un grande campione delle due ruote: si tratta di “El Diablo”, al secolo Claudio Chiappucci, vincitore tra il resto di una Milano-Sanremo, due Giri del Piemonte, tre tappe al Tour de France e una tappa al Giro d’Italia. Proprio il fuoriclasse italiano, argento ai Mondiali di ciclismo del 1994, rivolge il suo invito agli appassionati delle due ruote e non solo: «Sono molto felice di essere a Chivasso per parlare di ciclismo – evidenzia Chiappucci – in un luogo dove è noto il passaggio di numerosi itinerari ciclabili nonché gare ciclistiche. Ringrazio l’Amministrazione comunale per l’invito: sarà emozionante confrontarsi con l’amico Gino Cervi di Marco Pantani, perché ho trascorso anni ed anni insieme al “Pirata” e con lui ho condiviso momenti indelebili. Ovviamente è anche un grande piacere perché si parla e si dà attenzione a quello che è il ciclismo e al territorio. Vi aspetto e non mancate: è un appuntamento di prestigio!». Chiappucci sarà protagonista del primo evento di “Canali” 2024, in programma alle ore 15.30 al Teatrino Civico con la presentazione del libro “L’ultima volta che se n’è andato Pantani” a cura di Gino Cervi, edito daPagine Alvento e pubblicato in occasione del ventennale della scomparsa di Marco Pantani.
Secondo incontro, alle ore 18, sempre al Teatrino Civico, con la tavola rotonda “La strada si-cura. Vivere lo spazio pubblico tutelando l’ambiente e le persone” moderata da Alberto Dolfin (ufficio stampa Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026, giornalista “La Stampa” e “Il Corriere dello Sport-Stadio” e collaboratore di “Bici.Pro” e “Bici.Style”) con la partecipazione di Elisa Gallo, giornalista e consigliera FIAB Italia, Maria Cristina Caimotto, ecolinguista e autrice di “Discourses of Cycling, Road Users and Sustainability” e Sonia Cambursano, sindaca di Strambino e consigliera della Città Metropolitana di Torino con delega a Turismo e Attività produttive. Nelle parole di Dolfin, cronista con all’attivo ben sette partecipazioni alle Olimpiadi (da Vancouver 2010 a Pechino 2022), una disamina sul ciclismo e dintorni: «Per me è davvero un piacere e un onore tornare a Chivasso per la seconda edizione del festival “Canali” – annota la “penna” torinese – e ringrazio il Comune per avermi coinvolto su temi che mi stanno molto a cuore. Quando non sono al pc o al seguito di qualche evento sportivo, infatti, inforco la bici da corsa e adoro macinare chilometri in sella con amici e colleghi. La bici ci offre la possibilità di vivere questo mondo alla giusta velocità e di goderne le bellezze, ma al tempo stesso noi ciclisti dobbiamo essere rispettosi di ciò che ci circonda e degli altri utenti della strada. La strada è di tutti e, anche nei nostri confronti, dev’esserci rispetto da ogni automobilista o ciclista. Cerco di ricordarmi questo mantra sia quando sono al volante della mia macchina per recarmi a qualche appuntamento di lavoro o di piacere, sia quando pedalo per le colline che ci circondano. Il rispetto reciproco è alla base di una società civile».
Il festival “Canali” si concluderà, poi, alle ore 21, in piazza Carlo Alberto della Chiesa 6 con lo spettacolo “L’altro mondo – piccole storie di cambiamento” del Teatro a Pedali, l’innovativa proposta teatrale del “Mulino ad Arte” pensata per promuovere la sostenibilità, creando un coinvolgimento attivo del pubblico. Un evento che amalgama temi sociali, economici e ambientali, rendendo gli spettatori i protagonisti veri e propri della serata (in caso di maltempo lo spettacolo non avrà luogo, ndr). Una filosofia, quella del Mulino ad Arte, che vivrà una seconda tappa venerdì 5 luglio, alle ore 21, nel magico contesto del Parco del Sabiunè (in prossimità della panchina gigante), con lo spettacolo “Mi abbatto e sono felice”. Il primo monologo ad impatto zero, dove non è previsto l’utilizzo di corrente elettrica e con i costumi e gli elementi scenici riciclati e ridotti all’osso.
Ricordiamo, in conclusione, che tutti gli eventi sono gratuiti e ad accesso libero, senza necessità di prenotazione.
Per eventuali informazioni: 338.5473864.