Chivasso, Spettacolo

Chivasso – “Mi abbatto e sono felice”, monologo “ad impatto zero” al Sabiunè

“Prima” all’anfiteatro del parco del Sabiuné di Chivasso con il monologo ad impatto zero “Mi abbatto e sono felice”, un progetto del Teatro a Pedali prodotto da Mulino ad Arte.

Promosso dagli Assessorati alla Cultura e Sport, Commercio e Turismo, Ambiente della Città di Chivasso, venerdì scorso, è stato rappresentato lo spettacolo di e con Daniele Ronco, per la regia di Marco Cavicchioli. Il monologo ha affrontato tematiche ispirate al libro “Decrescita felice” di Maurizio Pallante quali la green economy, l’eco-sostenibilità, l’inquinamento ambientale, l’alimentazione vegetariana e gli abusi sugli animali. 

«Nel parco del Sabiunè di Chivasso – ha detto il sindaco Claudio Castello – abbiamo ospitato uno spettacolo di successo che dopo alcuni giorni dalla tappa chivassese esordirà a Parigi nell’ambito di un tour europeo che promette di raccogliere gli stessi consensi incassati in 10 anni per tutta Italia. È un’occasione per riflettere su tematiche ambientali da una prospettiva intergenerazionale ironica e dissacrante, ad impatto zero relativamente ai consumi energetici, ai costumi e alle scenografie, nel rispetto dell’area naturale che ne ha fatto da cornice».

«L’evento – ha commentato l’assessore alla Cultura e allo Sport Gianluca Vitale – è stato per la nostra città una nuova opportunità di riflessione e di divertimento. Questo secondo appuntamento continua ad unire il mondo della cultura a quello dello sport e della sostenibilità. Lo spettacolo che abbiamo ospitato ha collezionato 4 premi, oltre 300 repliche in tutta Italia, con alcune tappe anche all’estero. Una messinscena a impatto zero, totalmente autoalimentata dalla pedalata di Daniele Ronco, che in sella alla bici del nonno racconta una storia locale e universale al tempo stesso. Per la prima volta è arrivato a Chivasso e per l’occasione abbiamo pensato di mettere in contatto l’uomo con la natura attraverso il potente mezzo teatrale. La scelta della location non è affatto casuale. Lo spettacolo, per la sua semplicità scenica e rappresentativa, ci permette di rispettare la natura, divertendoci con un monologo di narrazione che ci ha trasportati in una serata all’insegna del ricordo e delle emozioni».

«”La conversione ecologica potrà affermarsi soltanto se apparirà socialmente desiderabile” così diceva trent’anni fa Alex Langer. Trent’anni dopo – ha rimarcato l’assessore all’Ambiente Fabrizio Debernardi – noi non abbiamo ancora raggiunto questo risultato, anzi, in Europa ma anche in Italia, da parte di alcuni, tira un’aria di restaurazione contro tutto ciò che è ecosostenibile, a basso impatto, efficiente energeticamente. L’ambientalismo viene sempre di più disegnato come un ostacolo, un impedimento allo sviluppo, una disgrazia economica. Sul piatto della bilancia invece noi sappiamo quanto sia impattante, insostenibile, distruttivo il modo di fare economia oggi e di conseguenza il modo di vivere. Il clima ed i territori intorno a noi ce lo ricordano ormai tutti i giorni. La sera del 5 luglio nel teatro naturale del parco del Sabiunè, è stato un modo divertente e simpatico per sentire racconti e “storie” che sorprendendoci ci hanno fatto anche riflettere. Per salvarci e per salvare il mondo in cui viviamo serve una “conversione ecologica” appunto, a partire da una maggiore consapevolezza e da un modello che necessariamente deve passare da “sviluppo” a “progresso” per il pianeta e i suoi abitanti».

«Con “Mi abbatto e sono felice” – ha spiegato l’assessore al Commercio e Turismo Chiara Casalino – proseguono gli appuntamenti chivassesi nel segno della sostenibilità, della promozione turistica e territoriale e dell’attenzione all’ambiente, temi importanti per la valorizzazione del territorio e la promozione turistica della nostra Città. Uno spettacolo che parla di economia, ed anche di uno stile di vita basato sull’etica del vivere sano e in armonia con la terra. È la “next big thing” del settore turistico, la chiave per continuare a viaggiare preservando le risorse del Pianeta e creando valore per le comunità che ospitano i turisti. Questa – ha continuato Casalino – è una delle forme di turismo che vorremmo implementare per la valorizzazione del territorio. Il turismo sostenibile porta con sé una serie di vantaggi significativi: contribuisce alla conservazione dell’ambiente, promuovendo la tutela di ecosistemi preziosi; favorisce il coinvolgimento e lo sviluppo delle comunità locali, creando opportunità economiche e preservando le identità culturali; diffonde stili di vita sostenibili in un settore, quello del turismo, strategico per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità a livello globale; contribuisce alla generazione di nuove opportunità di lavoro, agendo come leva di trasformazione lungo tutta la filiera del comparto turistico».

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