Acqui Terme, Cultura

Acqui Terme – I finalisti della 57a edizione del Premio Acqui Storia

La 57ª edizione del Premio Acqui Storia ha registrato un’ottima partecipazione da parte di Editori e Autori: 229 sono i volumi che hanno concorso al Premio, che anno dopo anno si conferma una meta ambita da Autori ed Editori, sempre attenti al consueto appuntamento annuale.  L’alto numero di volumi partecipanti, che si mantiene costante nel tempo, è la dimostrazione della serietà, dell’autorevolezza e della popolarità non solo italiana, ma europea acquisita dal Premio Acqui Storia.

21 gli autori finalisti selezionati tra libri particolarmente validi, appartenenti alla produzione storiografica nazionale ed internazionale: cinque nella sezione storico scientifica, cinque nella sezione storico divulgativa, sei nella sezione romanzo storico e cinque nella sezione ragazzi.

La Giuria della Sezione scientifica ha scelto i seguenti finalisti:
— Andrea Di Michele – Terra Italiana. Possedere il suolo per assicurare i confini 1915-1954, Giuseppe Laterza & Figli
— Federico Fornaro – Giacomo Matteotti. L’Italia migliore, Bollati Boringhieri Editore
— Maria Teresa Giusti – Relazioni pericolose. Italia fascista e Russia comunista, Società Editrice Il Mulino
— Matteo Luigi Napolitano – Il Secolo di Pio XII. Momenti di storia diplomatica vaticana del Novecento, Luni Editrice
— Roberto Spazzali – Il disonore delle armi. Settembre 1943: l’armistizio e la mancata difesa della frontiera orientale italiana, Edizioni Ares 

La Giuria della Sezione divulgativa ha indicato come maggiormente significativi i seguenti volumi:  
— Luca Baldissara – Italia 1943. La guerra continua, Società Editrice Il Mulino;
— Gabriele Del Grande – Il secolo mobile. Storia dell’immigrazione illegale in Europa, Mondadori;
— Giuseppe Lupo – La modernità malintesa. Una controstoria dell’industria italiana, Marsilio Editori;
— Andrea Sangiovanni – Radiodays. La radio in Italia da Marconi al web, Società Editrice Il Mulino
— Frediano Sessi – Oltre Auschwitz. Europa orientale, l’Olocausto rimosso, Marsilio Editori

La Giuria della Sezione Romanzo Storico ha designato come finalisti:
— Catherine Clément – Il tedesco di mia madre, Lindau Editore;
— Matteo Eremo – Il calcio è musica. Vita e romanzo di Sandro Puppo, allenatore dimenticato, Mattioli 1885 Edizioni
— Tiziana Ferrario – Cenere. Milano inizio Novecento. L’ascesa di una città. La forza delle sue donne – Fuoriscena Edizioni;
— Alessandro Rivali – Il mio nome nel vento. Storia della famiglia Moncalvi, Mondadori Libri;
— Ilaria Rossetti – La fabbrica delle ragazze, Bompiani Editore
Carlo Vecce – Il sorriso di Caterina. La madre di Leonardo, Giunti Editore

La Giuria della Sezione Ragazzi ha designato come finalisti:
–Johan Ehn – I ragazzi dei cavalli, Fandango Libri;
— Adam Gidwitz – La leggenda dei tre bambini magici e del loro cane santo, Casa Editrice Giuntina;
— Guillermo Gracia, Aitor Iturriza, Nacho Nava – Feltrinelli. L’editore che voleva cambiare il mondo. Edizioni Pendragon; 
— Luisa Mattia – Tempesta Matteotti, Lapis Edizioni;
— Marta Palazzesi –Kurofune, Editrice Il Castoro

La Giuria della Sezione Ragazzi ha inoltre deciso, con consenso unanime, di assegnare una menzione all’opera di Romano Cappelletto, Angela Iantosca – Ventuno. Le donne che fecero la Costituzione, Paoline Editoriale Libri

I finalisti delle quattro sezioni sono stati elencati in ordine alfabetico e non in virtù delle preferenze ottenute.

L’Acqui Storia è tradizionalmente organizzato dal Comune di Acqui Terme con il contributo di Regione Piemonte, CTE Costruzioni Tecno Elettriche Spa, Istituto Nazionale Tributaristi, Gruppo Amag, BRC Automazione Industriale, Gruppo Benzi, della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria che si conferma partner fondamentale dell’iniziativa.
È importante segnalare il prestigio che il Presidente della Repubblica ha voluto conferire alla manifestazione assegnando al Premio Acqui Storia, a partire dalla 42ª edizione, una speciale medaglia presidenziale in fusione di bronzo, che riproduce la sua firma autografa, realizzata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.
Il Premio Acqui Storia, il più importante non solo in Italia ma in tutta Europa per i libri di argomento storico, ha anche ricevuto, per ogni edizione, il patrocinio del Presidente del Consiglio, del Presidente del Senato, del Presidente della Camera dei Deputati e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
A fine settembre verranno resi noti i vincitori delle quattro sezioni dell’Acqui Storia, che prevede per ciascun autore un assegno di 6500 euro, unitamente al Premio Speciale alla Carriera, alla proclamazione dei “Testimoni del Tempo” e al riconoscimento “La Storia in TV”.

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