Cultura

“Dalle storie alla storia” rassegna estiva itinerante di incontri, libri, confronti e discussioni

Sabato 20 luglio la Sezione ANPI di Camagna Monferrato organizza un ricco programma di iniziative all’insegna della memoria e della cultura.

Alle ore 18:00 presso il Palazzo Municipale (Via Matteotti 20, di fianco al Museo della Resistenza) si terrà la presentazione del libro “Amicizia politica. Mario Levi e Renzo Giua nella cospirazione antifascista” dello storico Cesare Panizza. L’evento, inserito nel quadro delle attività di divulgazione degli istituti storici della Resistenza di Alessandria e Asti, vedrà la partecipazione dei presidenti Mariano Santaniello e Mauro Forno.

Alle ore 19:45 sotto i portici del Palazzo Municipale, avrà luogo la 5^ Edizione camagnese della Pastasciutta antifascista. Un’occasione conviviale per ricordare i valori della Resistenza e gustare un’abbondante cena a base di pasta, con antipasto, acqua, vino e dolce inclusi. Il contributo minimo per la partecipazione è di 7 euro. Prenotazioni entro giovedì 18 al numero 3403124837 (Luigi).

L’iniziativa si ispira alla storica “Pastasciutta antifascista” di Campegine, organizzata per la prima volta dai fratelli Cervi nel 1943 per celebrare la caduta del regime fascista. La Sezione ANPI di Camagna porta avanti da anni un impegno costante nella promozione della memoria locale, valorizzando le figure di partigiani e patrioti come i fratelli Eusebio e Vitale Giambone, Agostino e Piero Lenti e tanti altri.

Si tratta di una tradizione famosa in tutta Italia: una pastasciutta semplice e conviviale, come quella di 80 anni fa, nel giorno in cui veniva destituito Mussolini, il 25 luglio 1943. Alla caduta del fascismo, infatti, fu grande festa a Casa Cervi, come in tutto il Paese. Una gioia spontanea di molti italiani che speravano nella fine della guerra, nella morte della dittatura. La Liberazione verrà solo venti mesi dopo, al prezzo di molte sofferenze. Nonostante questo, quel 25 luglio, alla notizia che il tirannico dittatore era stato arrestato, c’era solo la voglia di festeggiare. A Campegine, Alcide Cervi e i suoi sette figli, insieme con altre famiglie del paese, portarono la pastasciutta in piazza, nei bidoni per il latte. Con un rapido passaparola la cittadinanza si riunì attorno al carro e alla “birocia” che aveva portato la pasta. Tutti in fila per avere un piatto di quei maccheroni conditi a burro e formaggio che, in tempo di guerra e di razionamenti, erano prima di tutto un pasto di lusso.

C’era la fame, ma c’era anche la voglia di uscire dall’incubo del fascismo e della guerra, il desiderio di “riprendersi la piazza” con un moto spontaneo, dopo anni di adunate a comando e di divieti.

Di quel 25 luglio, di quella pagina di storia italiana è rimasto poco nella memoria collettiva. Eppure c’è stato, in tutta Italia e in quella data, uno spirito genuino e pacifico di festa popolare: prima dell’8 settembre, dell’occupazione tedesca, della Repubblica fantoccio di Salò, prima delle brigate partigiane e della Lotta di Liberazione.

Un evento da non perdere per rivivere insieme i valori della Resistenza e rinsaldare il senso di comunità.

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