La vendemmia è oramai da diversi anni il momento che segna l’avvio dell’anno scolastico all’ITA Luparia di San Martino di Rosignano. Tutte le classi, dalla prima alla quinta, si avvicendano nella raccolta delle uve presenti nel terreno adiacente all’edificio scolastico e nell’attività di trasformazione in cantina.
Quest’anno la partenza ha visto dapprima la raccolta delle uve bianche (Tivellino, Timorasso e Pinot) e successivamente le rosse (Cannonau, Barbera, Freisa e Grignolino). Nelle prossime settimane si procederà poi con Albarossa e Nebbiolo, uve più tardive.
La produzione ha avuto un calo del 15% rispetto agli altri anni, dovuta sicuramente alle forti piogge primaverili che hanno ritardato i trattamenti e pertanto favorito gli attacchi fungini, in primis Peronospora, durante la fase di fioritura. La produzione attuale è però valida sia a livello di grado zuccherino, per la quale si prevedono vini intorno ai 14 gradi e bianchi anche superiori, sia per acidità, struttura e qualità chimico-organolettiche. Potrebbe addirittura essere una tra le migliori del decennio!
«Abbiamo iniziato la vinificazione di due tipi di bianco, Touché e Tivellino. Anche Barbera e Grignolino in purezza hanno dato ottimi colori e rese, soprattutto per il Grignolino» commentano contenti i ragazzi e le ragazze in vigna.
Nelle prossime settimane, nella cantina scolastica, si procederà alla sperimentazione di un rosato a base di Nebbiolo, scelta spinta dalla richiesta sempre maggiore del mercato di vini rosati per l’anno in corso. Attualmente i mercati mondiali registrano una diminuzione delle esportazioni di vini italiani dell’8% circa ma con un grande aumento di vini dealcolati o a basso tenore alcolico. Pioniera in questo senso si sta dimostrando la Danimarca che ha detassato le bevande alcoliche inferiori agli 8 gradi, prevedendo per il prossimo futuro un maggior consumo di vino rispetto alla birra.
L’ITA Luparia, sempre molto attento alle richieste del mercato esterno e attivo nel campo della sperimentazione, si sta attrezzando per produrre una piccola selezione di vino total alcohol free o a basso tenore¯¯ alcolico con le uve presenti nel vigneto didattico, cercando di capire quale possa essere l’effettiva richiesta all’interno del nostro territorio.