Casale Monferrato, Scuola

“Serata Futurista” all’ Istituto Superiore Leardi

Il recente aggravamento dell’emergenza sanitaria ha portato le autorità competenti ad innalzare le misure per il contenimento della pandemia: dalla scorsa settimana gli studenti dalla seconda media hanno ripreso con le videolezioni, mentre da lunedì è stata ripristinata al 100% la didattica a distanza per tutte le scuole di ogni ordine e grado.

Com’è risaputo, al momento i cinema e i teatri sono chiusi e, purtroppo, fin dal passaggio alla zona arancione neppure i musei hanno potuto garantire la loro apertura. «Le restrizioni, doverose per la tutela della salute collettiva, hanno impedito ai nostri alunni, soprattutto quelli che si accingono a sostenere gli Esami di Stato, di approfondire tematiche culturali con una visita guidata – racconta il prof. Luca Talenti, docente di Lettere dell’Istituto Superiore “Leardi”. – Senza perderci d’animo, mettendo a frutto le risorse interne, è venuta l’idea di offrire un intervento didattico diverso che, con l’ausilio della tecnologia, potesse trovare una soluzione alla problematica».

Così, lo scorso 12 marzo, gli studenti del III segmento del corso serale in “Amministrazione, Finanza e Marketing” del “Leardi” hanno partecipato a una rivisitazione di una «serata futurista»: avvalendosi della preziosa collaborazione della prof.ssa Laura Gorbetta, docente di Storia dell’arte del Liceo artistico “Angelo Morbelli” e del corso Turismo, gli alunni sono stati condotti in un percorso interdisciplinare che, partendo dal “Manifesto del Futurismo” di Marinetti, li ha portati alla scoperta dell’avanguardia artistico-letteraria italiana. 

«Non sono stati raggiunti gli apici di provocazione tipici degli intellettuali futuristi – spiega la prof.ssa Laura Gorbetta – ma si è trattato un itinerario di poesia, di pittura e di scultura spero affascinante. Gli studenti, coinvolti e partecipi all’iniziativa, hanno compreso i tratti salienti, nelle diverse forme espressive, del movimento fondato da Marinetti: esaltazione della modernità e del dinamismo, il rifiuto anche violento dell’accademismo e di un passato che ritenevano ormai un retaggio alle infinite possibilità di sviluppo. Ha colpito molto gli studenti, per i suoi colori, per le soluzioni raffigurative e per il suo messaggio La città che sale di Umberto Boccioni: in una Milano alle prese con la costruzione di una centrale elettrica si intravede, in un turbine di movimento, tutta la rapidità dell’espansione della città ad inizio Novecento. In quest’ottica si possono cogliere a pieno le connessioni tra Forme uniche della continuità nello spazio, l’iconica statua di Boccioni raffigurata anche sui 20 centesimi italiani, l’esempio del paroliberismo di Zang Tumb Tumb di Marinetti e ilquadro Dinamismo di un cane al guinzaglio di Giacomo Balla: è la celebrazione della simultaneità, del movimento, dell’irrequietezza».

Molto apprezzata l’iniziativa dagli studenti-lavoratori che, comodamente dalle loro case, hanno fatto una visita interattiva, idealmente dal Museo del Novecento di Milano al MoMA di New York: «La promozione della cultura, anche in momenti di difficoltà, rimane per la scuola un obiettivo prioritario – concludono gli insegnanti organizzatori. – Gli alunni, che non hanno la storia dell’arte nel loro percorso di studi e non sempre hanno l’occasione di recarsi in un museo, hanno potuto così accostarsi da vicino a una pagina importante della nostra storia letteraria e artistica, in vista dell’Esame di Stato ma anche per la propria formazione personale». 

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