Il dibattito con gli studenti condotto dagli psicologi Berrone e Mietto
Lo scorso 20 marzo si è tenuta l’Assemblea d’Istituto del “Leardi”: tutti gli studenti, collegati in videoconferenza, hanno partecipato a un incontro dal titolo “La cultura del rispetto”, che ha visto la collaborazione del prof. Carlo Berrone, docente e psicologo, e della dott.ssa Elena Mietto, psicologa clinica esperta in difficoltà relazionali ed emotive vissute da adolescenti e giovani adulti.
L’assemblea ha affrontato il tema delle diverse forme di violenza di genere: si è parlato delle varie forme di molestia, dei suoi esiti più drammatici come lo stupro e delle sue nuove forme digitali, che possono sfociare nel reato di revenge porn. «Si tratta di argomenti attuali e da anni l’Istituto “Leardi” propone conferenze o progetti di sensibilizzazione – spiega il prof. Carlo Berrone. – Dal contrasto alla violenza sulle donne, al centro dell’iniziativa “Questo non è amore”, alla più recente Assemblea d’Istituto dello scorso dicembre, in cui gli studenti si sono confrontati tra loro sui temi del bullismo e del cyberbullismo, i giovani sempre più necessitano di occasioni di dialogo, di scambio e di ascolto su questioni che possono turbare il loro benessere psicofisico».
![](https://www.monferratowebtv.it/wp-content/uploads/2021/03/Leardi-Carlo-Berrone-768x1024.jpeg)
L’Assemblea, svolta su più turni di partecipazione, si è aperta con un brainstorming sulle varie forme di violenza: sono emerse non soltanto quella fisica, ma anche quella psicologica, sessuale, economica fino a fenomeni più sommersi ma per loro destabilizzanti, come il body shaming, la derisione o la vera e propria vessazione sulla base del peso e dell’aspetto fisico non conforme a un canone spesso irraggiungibile. Con il sapiente aiuto della dott.ssa Mietto, è stato possibile condurre gli studenti in una riflessione tesa a valutare la plausibilità di stereotipi sessisti tipici della cultura patriarcale e dinamiche come la gelosia, il possesso, il controllo del partner, l’oggettivazione del corpo, la colpevolizzazione della donna vittima e l’esercizio del potere nella relazione fra i generi. In conclusione, si è discusso di “revenge porn”: «Si tratta di un fenomeno complesso, i cui effetti sono amplificati dalle potenzialità dei social – chiarisce la dott.ssa Elena Mietto. – Con questa espressione inglese si intende la diffusione non autorizzata di materiali audiovisivi privati e intimi tramite i social network con scopo diffamatorio, denigratorio o di vendetta, operata in genere da ex partner come atto di punizione per la sofferenza subita a causa del rapporto sentimentale interrotto per volontà della vittima». A partire dalla definizione di “revenge porn” sono state fatte considerazioni sull’incidenza del fenomeno, a partire da drammatici episodi di attualità, come il licenziamento della maestra di Torino o l’istigazione al suicidio di Tiziana Cantone, la donna che con il suo gesto estremo ha ispirato la formulazione di questo nuovo reato.
![](https://www.monferratowebtv.it/wp-content/uploads/2021/03/Leardi-Elena-Mietto-681x1024.jpg)
«Abbiamo voluto organizzare questo momento di riflessione perché sono tematiche fondamentali ma, purtroppo, non se ne parla a sufficienza nel modo appropriato – commentano Marco Locci, Elena Oggero ed Elisa Fornelli, rappresentanti d’Istituto degli studenti. – La violenza di genere purtroppo è un problema culturale ancora radicato nella nostra mentalità e che, soprattutto durante il lockdown, è andato intensificandosi: secondo varie ricerche, i casi di femminicidio o di violenza domestica son aumentati del 70%. Inoltre, il revenge porn è un problema troppo sottovalutato ma che sempre più coinvolge in prima persona moltissimi giovani. Vogliamo ringraziare pertanto il Dirigente Scolastico e gli esperti che sono intervenuti per fare chiarezza su queste tematiche e per moderare il dibattito che ha coinvolto molto noi ragazzi».