Domenica 14 ottobre dalle ore 14,30 ad Ozzano Monferrato partono partono le visite guidate dal locale ufficio del turismo, presso la sede Comunale in via Santa Maria n° 1, sono gratuite e hanno la durata di ore 2.00 circa.
La visita comprende il tratto delle antiche mura, la chiesa di S.Maria Assunta, la casa Bonaria-Simonetti, il parco di Villa Brabano, l’ Infernot Zavattaro, la Chiesa di S.Salvatore, i giardini del Castello e la chiesetta di S. Giovanni Battista .
Possibilità di prenotazione tel 0142/487153 Comune di Ozzano Monferrato 338/5288567 Mauro, 333/2474433 Fulvio.
Borgo di Ozzano Monferrato
Ozzano viene citato per la prima volta negli atti di S. Evasio che, inseguito dagli Ariani, qui trova rifugio. La storia feudale è legata alle figure dei Vescovi di Vercelli e dei Marchesi di Monferrato. Nel 1521 il feudo è acquistato da Mercurino Arborio Gattinara, gran cancelliere dell’Imperatore Carlo V, a tale committenza sono probabilmente legati alcuni notevoli affreschi della Parrocchiale gotico-rinascimentale. A testimonianza dei secoli XV e XVI sono tracce delle antiche mura, una torre di cortina e casa Bonaria, una rarissima abitazione del XV secolo. Al periodo barocco risale l’attuale sistemazione di S. Maria Assunta che conserva pregevoli pale d’altare. Ottocenteschi sono i giardini di Villa Barbano e quelli del Castello (dove si può ammirare cedro del Libano pluricentenario), oggi proprietà Visconti. La chiesetta di S. Giovanni Battista, immersa nel verde, è neogotica. Il paese ha un importante storia mineraria ed industriale legata alla calce e al cemento, notevoli sono le emergenze di archeologia industriale (reg. Fontanola).
Nel 2015 Ozzano è tra i 9 comuni inseriti nella Core Zone del sito UNESCO “I paesaggi Vitivinicoli del Piemonte“ componente “Il Monferrato degli Infernot“. Grazie a queste particolarità, alla posizione panoramica ed alla conservazione del borgo antico, Ozzano Monferrato è stato eletto Bandiera Arancione, ambito riconoscimento per i paesi più belli d’Italia.
Caratteristiche della visita
Scoperta di un borgo che ha mantenuto nei secoli un centro storico poco contaminato in cui è facilmente leggibile la conformazione di origine medioevale dove sono a brillare emergenze artistiche, architettoniche e naturali che ne fanno un piccolo gioiello nel cuore del Monferrato Casalese.
Curiosità
MONUMENTI CITTADINI
Chiesa Parrocchiale di San Salvatore
Sul Sagrato oltre allo splendido panorama collinare si gode di una bella vista sui giardini del castello e sul campanile singolarmente distaccato dal corpo della chiesa e scenograficamente addossato ad una parete tufacea. La facciata è in cotto a salienti divisa da quattro contrafforti terminanti in pinnacoli. L’interno a pianta rettangolare è suddiviso in tre navate scandite da massicci pilastri tondi, la navata centrale è coperte da una volta a botte completamente affrescata. Le navate laterali hanno volte a crociera con costoloni. Nella navata destra sono pregevoli affreschi di fine Quattrocento, rappresentanti San Martino di Tours, la Madonna in trono con Bambino, il Martirio di Sant’Agata ed una santa non identificata, seguono una porzione di affresco con San Giovanni Battista che regge l’agnello, e sulla volta della seconda campata la rappresentazione del tetramorfo. Al termine della navata è la cappella barocca della Vergine del Rosario, da lì si accede all’abside, pentagonale con splendida struttura architettonica a costoloni per poi passare nella cappella che chiude la navata sinistra dove, è una pala di scuola Moncalvesca. Segue la parete con la Lunetta dell’Annunciazione e il trittico raffigurante i Santi Rocco, Sebastiano ai quali si aggiunge una figura illeggibile, per questi affreschi è certa l’attribuzione alla scuola di Martino Spanzotti. Proseguendo in direzione dell’uscita, si noteranno nell’Altare dell’Addolorata un pregevole Cristo deposto, ligneo con braccia movibili ed una splendida statua dell’Addolorata. La volta della navata centrale è completamente affrescata (240,00 m²). L’immagine Centrale è quella della Vergine, attorno sono decorazioni ornamentali, rappresentazioni simboliche e scene di carattere mitologico. Sopra i pilastri, a reggere le sorti della Chiesa sono splendidi monocromi di profeti legati probabilmente alla committenza di Mercurino Arborio Gattinara.
Castello di Ozzano
È probabile che l’origine del maniero sia legata alla fase dell’incastellamento che interessò l’Europa intera nel primo millennio. L’edificio che ci appare, ad opera dei signori Gattinara-Lignana, ha nel ‘500 perso le sue caratteristiche difensive ed ha assunto i connotati della residenza di rango. Il tratto murario terminante con tre merli bifidi, visibile in prossimità del cancello è quello più antico e risale al XV secolo. Percorrendo il suggestivo giro delle mura si arriva al sagrato della Parrocchiale dove prospettano i giardini con il cedro del Libano pluricentenario con tronco del diametro di 2 metri, ampliamento ottocentesco che in una parete tufacea ha inglobato la torre campanaria. Il castello è oggi proprietà della famiglia Visconti.
Chiesetta di San Giovanni Battista
Nei pressi del castello, incorniciata dal verde, in stile neogotico venne costruita nel 1878 per espresso desiderio della popolazione, i Visconti misero a disposizione il lotto di terreno. E’ dedicata al santo patrono, in facciata una formella invetriata raffigura un biondo S. Giovanni Battista con il castello e lo stemma Visconteo.
Chiesa di Santa Maria Assunta
Realizzata con funzioni di oratorio estivo dalla Compagnia dei Disciplinanti in occasione di varie epidemie ebbe anche la funzione di lazzaretto. La struttura attuale risale al XVIII secolo. All’esterno, sul fianco sinistro, è murato un capitello medievale probabile elemento decorativo della precedente struttura. L’interno a navata unica, presenta volta a botte, abside semicircolare e unico altare. Nella chiesa sono custodite interessanti pale perlopiù seicentesche. Nell’abside contornata da una elaborata architettura decorativa è la pala dell’Assunta (sec. XVIII). Alla parete destra sono la Madonna con S. Antonio Abate e Sant’Agata (Reffo – XIX° sec.), l’estasi di S. Antonio da Padova (XVI sec., scuola del Caccia) e la Madonna con i Santi Pietro Martire e Francesco d’Assisi (XVIII sec., Saletta). Alla parete opposta la messa di San Gregorio Magno e l’Immacolata (XVI sec.). A sinistra dell’altare è una statua barocca dell’Assunta, con struttura per il trasporto processionale.
Piazzetta S. Giovanni e casa Bonaria-Simonetti
Appena all’interno di quella che era la cinta muraria medioevale e per oltre otto secoli ha svolto la funzione di piazza pubblica. Sulla Piazza affaccia la casa Bonaria-Simonetti, raro esempio di architettura civile abitativa, risalente al XV secolo. Molto particolare è l’altana in legno, ad angolo, sorretta da grandi travi in rovere.
Tratto di mura e torre di cortina
Nel primo tratto di via Giovanni Bianco un pregevole edificio in laterizio, caratterizzato da un doppio loggiato con archi a tutto sesto (XVI secolo) utilizza come base un tratto della vecchia cinta muraria individuabile dalle decorazione a scaletta dei mattoni. Subito dopo è la torre di cortina a base quadrata.
Palazzi Ville e parchi del centro storico
Particolarità del borgo sono le molte abitazioni e ville di pregio dotate di notevoli parchi, esse risalgono in buona parte all’Ottocento e denunciano la funzione residenziale di rango che aveva il paese. In via IV Novembre è la Casa Barbano con splendidi giardini, subito dopo è il palazzo Squassi. Con accesso da via Battisti è l’ottocentesca Villa Braccio e in via Sosso, è la casa ex “Calleri” (oggi affittacamere).
Chiesa di San Giuseppe in località Lavello
Ultimata il 13 ottobre 1912 è in stile neomedioevale a tre navate. Conserva un interessante Via Crucis in olografia da originale di Luigi Morgari. Dietro l’altare è un elegante trittico in terracotta di Giovanni Bonardi (2004). Interessanti due tele in controfacciata, l’una in bella cornice lignea, di Luigi Morgari rappresenta la Trinità con i Santi Pietro e Giovanni, l’altra la famiglia del Battista e quella di Gesù.
Piazza della Stazione in località Lavello
Al centro è il monumento dedicato ai caduti della grande guerra realizzato dallo scultore Guido Capra. Sulla facciata della Banca, una lapide ricorda il partigiano Alfredo Piacibello, medaglia d’oro al valore qui fucilato.
Chiesa di S.Cosma e Damiano in località Cinaglio
L’edificio è dedicato ai santi medici Cosma e Damiano dei quali la parrocchiale conserva le reliquie. La facciata è a capanna con un campaniletto a vela, esternamente sono presenti decorazioni di pietra calcarea con richiami romanici nonché curiose antiche incisioni su tufo (nodi di Salomone, alberi stilizzati).
Archeologia Industriale
In largo Artigianato lungo via Fontanola, si incontra l’imponente struttura dei sei forni verticali della fabbrica Milanese e Azzi. Proseguendo è l’ingresso della galleria “Laurenta”, la più importante miniera del casalese (1901). Salendo ancora sono i “resti” della fabbrica dell’Unione Cementi Marchino. Continuando la strada è il Pozzone Cavallera, edificio pregevole grazie all’effetto della bicromia. Oltre un fabbricato ingloba l’accesso alla galleria “Verro” del 1898. Nel paesaggio collinare sono anche piloni della teleferica, pozzi per le prese d’aria e altri manufatti minori.