Attualità

Camagna Monferrato – I Vescovi di Vercelli e Casale per celebrare Sant’Eusebio

Il 15 dicembre dell’anno 345, a Roma, veniva ordinato vescovo di Vercelli quello che sarebbe poi stato conosciuto come S. Eusebio, evangelizzatore dell’Italia nordoccidentale e patrono di molti borghi monferrini, dell’arcidiocesi di Vercelli, oltreché della Regione ecclesiastica Piemonte e Valle d’Aosta.

Tra i borghi monferrini devoti a questo santo, figura anche Camagna, la cui comunità, quest’anno, ha deciso di celebrare in modo particolare il proprio patrono con una serie di eventi di approfondimento culturale e spirituale a lui dedicati. Nel mese di luglio ci sono stati due momenti sulla figura storica di Eusebio e sul contesto del nostro territorio nel IV secolo, in cui lui si ritrovò ad agire, la sua attenzione per l’evangelizzazione delle popolazioni rurali, che avrebbero costituito poi uno standard di riferimento per gli evangelizzatori successivi, quali ad esempio il suo amico S. Ilario di Poitiers e perfino S. Martino di Tours, conosciuto per la data di scadenza/rinnovo dei contratti agrari e per l’omonima estate novembrina.

Dopo quegli incontri, fatti per accrescere tra i locali e non solo, la storia della sua figura, c’è stata la festa patronale, che da sempre Camagna celebra il 1° agosto, indifferentemente da quando questa data cada sul calendario, sia essa festiva o infrasettimanale. Con l’autunno, sono poi ripresi gli eventi, il primo dedicato all’approfondimento sul contesto filosofico e culturale in cui Eusebio crebbe e il secondo dedicato ai longobardi, in cui Eusebio era già “un pezzo di storia” da quasi quattrocento anni, eppure era ancora così rispettato e venerato da essere addirittura l’indicatore delle fondazioni di diversi borghi monferrini, per via del suo utilizzo, nell’intitolazione delle chiese, in chiave anti-ariana.

Mercoledì 15 dicembre 2021, Camagna ha avuto l’onore di ospitare l’Arcivescovo di Vercelli, Mons. Marco Arnolfo, successore apostolico di S. Eusebio, e il Vescovo di Casale Monferrato, Mons. Gianni Sacchi, che hanno concelebrato, con il parroco don Germano Rota, una Santa Messa davvero sentita e partecipata dalla popolazione, che ha visto anche la presenza del Gruppo Alpini di Mirabello, Cuccaro, Camagna e Lu, al termine della quale le due eccellenze hanno ricevuto in dono diversi prodotti sardi – come sardo era Eusebio – grazie alla collaborazione con il Circolo Su Nuraghe di Alessandria.

Terminato il momento liturgico, autorità civili e religiose, insieme con la popolazione, si sono ritrovate all’esterno della chiesa parrocchiale, dove è stata simbolicamente accesa la nuova illuminazione pubblica, realizzata dal Comune, con l’ausilio tecnico di Enel Sole, per restituire la Cupola di Crescentino Caselli alla fruizione anche notturna di abitanti e genti di passaggio; quando illuminata, si vede da diversi chilometri di distanza.

Le iniziative eusebiane hanno portato alla nascita di diverse collaborazioni, come con l’Associazione Europea delle Vie Francigene, o tra la rete di comuni monferrini che condividono S. Eusebio quale patrono, che proseguiranno anche nel 2022 e più in là, oltreché alla riscoperta di diverse tradizioni andate perdute per ciò che riguarda canti, inni sacri e percorsi che potranno essere allargati a itinerari non solo devozionali, ma anche turistici, facendo perno sulla ferma volontà, da parte sia del Comune sia della comunità, di continuare nella valorizzazione e nella fruibilità della Cupola, che dovrà diventare visitabile almeno al primo anello, in modo da poter offrire un’esperienza emozionale unica, da un punto di vista paesaggistico, nel Monferrato.

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