L’aver partecipato, a seguito dell’invito degli organizzatori, come delegato del Comune di Acqui Terme al convegno del 23 giugno 2023, organizzato da Federterme, avente per tema: “Le Terme, salute e benessere senza tempo, dai bronzi di San Casciano dei Bagni (SI) alla piattaforma digitale ITALCARES”, presso l’auditorium del Museo dell’Ara Pacis in via Ripetta a Roma, significa che la nostra città e le nostre Terme sono tenute ancora in seria considerazione.
Molti sono stati gli interventi, tutti di livello estremamente alto, che spaziavano dall’alleanza dei territori, al rapporto con le istituzioni, con le parti sociali, con le imprese per una nuova frontiera del turismo sanitario e del benessere. E’ stata un’importante occasione per far sentire la voce degli acquesi in quella sede.
A discettare su questo argomento, sono intervenuti, oltre al Dott. Massimo Caputi e al dottor Crudeli, rispettivamente presidente e direttore di Federterme, anche il Ministro della Salute Orazio Schillaci e il Ministro del Turismo Daniela Santanchè. Altri relatori hanno contribuito in modo concreto alla buona riuscita dell’evento.
Si è parlato di Terme e Benessere, ovviamente, ma anche di cultura facendo riferimento agli ultimi ritrovamenti archeologici dei bronzi di San Casciano dei Bagni, illustrati con la massima competenza e con grande chiarezza dal prof. Jacopo Tabolli, docente di etruscologia dell’Università per Stranieri di Siena. Ulteriori interventi si sono susseguiti nell’arco di circa 5 ore, che hanno dato delle preziose informazioni a tutti i presenti in platea (Sindaci, Assessori, delegati comunali e gestori di stabilimenti termali).
Il ministro della salute, Schillaci, ha sottolineato come le acque termali siano sempre state, fin dalla romanità, l’elemento curativo per parecchie malattie cutanee e respiratorie, oltre a rimarcare l’importanza che hanno nel settore turistico e occupazionale. Anche il ministro Santanchè ha più volte rilevato come le Terme italiane siano fonte di ricchezza e segno distintivo dell’italianità e quindi, “bisogna impegnarci in modo collegiale coinvolgendo tutte le istituzioni e anche le associazioni, affinché si possa raggiungere il primato europeo in questo settore. Attualmente siamo secondi alla Germania. Dobbiamo lavorare per essere noi i primi”.
Tutti gli interventi dei relatori intervenuti sono stati molto consistenti, sia nella forma che nella sostanza. Sembrava che si parlasse di Terme su un altro pianeta. Un tempo l’altro pianeta eravamo noi o meglio, le Terme di Acqui, molto competitive ed erano il volano turistico ed economico di ogni settore. Insomma producevano ricchezza. Ma erano anche motivo di aggiornamento medico. Le giornate reumatologiche che hanno caratterizzato le Terme fino a qualche tempo fa, erano eventi culturali che parlavano di medicina, di idrologia medica, sostenuti dalla presenza di professori universitari che operavano nelle più grandi università italiane (Torino, Milano, Roma, Napoli, Pavia). Guide preziose sono state il Dott. Ricci prima ed il Dott. Rebora fino a poco tempo fa, ambedue direttori sanitari delle Terme acquesi. Questa configurazione che strutturava le nostre Terme con le caratteristiche di una scuola universitaria, confermava quanto fosse valida l’attività degli aggiornamenti reumatologici, ma avvalorava anche il ruolo che hanno le nostre terme, quale polo di attrazione turistico e punto di riferimento idrologico e reumatologico a livello nazionale.
Gli spazi per gli interventi erano diventati troppo stretti ed io, che non ero tra i relatori, appena mi è stato possibile intervenire l’ho fatto e ho illustrato in modo sintetico e succinto, il paradosso che Acqui Terme sta vivendo: a partire dagli alberghi chiusi, alla limitazione forzata delle attività sanitarie, alla defezione ricettiva obbligata e quindi all’impossibilità di promuovere o accogliere grandi eventi. Bene! Grande meraviglia del pubblico presente nell’auditorium, immediato intervento della moderatrice Roberta Ammendola, giornalista e conduttrice RAI che, prima ancora che arrivassi alla conclusione del mio intervento, annuncia di fronte a un attento pubblico, che ad Acqui Terme bisogna organizzare un Focus. A quel punto, mi sento in dovere di rivolgere un invito al presidente e al direttore di Federterme, nonché al ministro della salute e del turismo, affinché vengano a visitare la nostra città e toccare con mano le eccellenze e le criticità che pesano su questa città e sul Territorio. Ho ottenuto la promessa da parte del presidente di Federterme che, a settembre prossimo, sarà organizzato un convegno o focus, comunque si voglia definire, direttamente da Federterme, per polarizzare l’attenzione sulla nostra città, con la speranza che qualcosa si muova a livello istituzionale. Se non ci saranno intoppi burocratici o politici, Acqui sarebbe la capitale termale per un giorno. L’evento potrebbe favorire l’inizio della ripartenza termale.
Michele Gallizzi
Assessore alla Cultura,al Turismo e al Commercio